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Formula 1, i piloti contro le multe della Fia per le parolacce: «Siamo adulti. Non abbiamo bisogno di consigli»

07 Novembre 2024 - 21:30 Ugo Milano
Duro comunicato dell'associazione (GPDA) contro il presidente Mohammed Ben Sulayem e le restrizioni sul linguaggio da utilizzare. Poi l'attacco: «Dove vanno i soldi delle sanzioni?»

«I nostri membri sono persone adulte». I piloti della Formula 1 nel comunicato della loro associazione Grand Prix Drivers’ Association (Gpda) partono da un dato di fatto per esprimere le loro critiche alle restrizioni imposte dalla Fia e soprattutto dal suo presidente, Mohammed Ben Sulayem. Fulcro del contenzioso sono le sanzioni comminate ai piloti per le parolacce dette durante i gran premi. I professionisti non ci stanno a essere trattati in modo così infantile e per questo rispondono entrando nel merito: «C’è differenza tra quelle usate intenzionalmente per insultare qualcuno e quelle casuali, come quando si descrive il maltempo o una situazione di guida». I piloti sono consapevoli di doversi «attenere alle decisioni dell’arbitro», ma non concordano sulle limitazioni al loro linguaggio “colorito”. E, anzi, «esortano il presidente della Fia a misurare il suo tono quando si riferisce a loro» perché non ritengono di aver «bisogno di consigli su certe questioni banali, come indossare gioielli o le mutande». Il contrattacco prosegue: «Negli ultimi 3 anni, abbiamo chiesto al presidente della Fia di condividere i dettagli e la strategia con i quali le sanzioni pecuniarie sono allocate e come sono spesi i soldi». Anche il pilota della Ferrari, Charles Leclerc, era stato colpito da una multa per una parolaccia detta durante la conferenza stampa del Gp del Messico.

In copertina: EPA/ANDRE PICHETTE I Il pilota monegasco di Formula 1 Charles Leclerc della Scuderia Ferrari arriva al Gran Premio del Canada di Formula 1 sul circuito Gilles Villeneuve di Montreal, in Canada, il 17 giugno 2022.

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