Francesca De André e la lite con papà Cristiano: «Continua a riarrangiare i brani di un morto per fare soldi, con le canzoni di nonno Fabrizio combatto la depressione»
Fa molto discutere in queste ore l’intervista rilasciata da Francesca De André a Novella 2000. La nipote di Fabrizio, forse il simbolo per eccellenza della tradizione cantautorale italiana, e di Cristiano De André, il pubblico mainstream l’ha conosciuta nel 2011 come concorrente de L’isola dei famosi, poi per la sua partecipazione ai salotti televisivi di Barbara D’Urso, poi nel 2019 l’ingresso nella casa del Grande Fratello. Oggi rivela alla rivista di gossip la passione per la pole dance e l’intenzione di diventare tatuatrice, annuncia anche un impegno con la musica, «sto continuando a scrivere» rivela, anche se in realtà rintracciare sulle piattaforme la sua versione di Yes Sir, I can boogie, esordio con il nome d’arte DE.A., circa dieci anni fa, non fu questo strepitoso successo. Certamente hanno fatto discutere di più le tormentate storie d’amore, da quella con Daniele Interrante dal 2012 al 2016, con il quale è rimasta in ottimi rapporti («L’amore che ci ha legato ha lasciato spazio a un legame speciale. Sappiamo di poter contare l’uno sull’altra») a Giorgio Tambellini, cui tradimenti scoperti, secondo le cronache gossip dell’epoca, la spinsero tra le braccia del collega di talent Gennaro Lillio. Una vita sentimentale turbolenta, anche troppo, nell’intervista con Novella 2000 infatti la figlia e nipote d’arte rievoca anche la violenza subita da un suo ex: «Mi lecco le ferite e cerco di trarre il meglio da ciò che è successo. Ho imparato a riconoscere chi è nocivo per la mia serenità, e me ne difendo allontanandolo. Comunque il mio ex è stato condannato anche a un risarcimento, che non ha mai reso nonostante la sua condizione economica sia più che agiata».
Il rapporto con padre e nonno
La parte più interessante dell’intervista riguarda sicuramente il rapporto con la famiglia. I suoi genitori infatti si separarono quando lei era molto giovane: «e fui affidata – racconta – a mia madre, con la quale avevo un rapporto conflittuale. A 14 anni scappai di casa e andai a vivere con mio padre. Con lui fu peggio… Il giudice tutelare fu avvisato della mia condotta ribelle e finii in comunità. Nessuno volle farsi carico di me, inclusa Dori Ghezzi, moglie di mio nonno Fabrizio, che in un primo momento sembrò volermi adottare. Mi abbandonarono tutti». L’unico ricordo tenero riguardante la famiglia la riporta alla musica del nonno Fabrizio De André: «Nella vita ho sofferto di depressione e attacchi di panico, e le sue canzoni mi hanno spesso aiutato a superare quei momenti. Quand’ero piccola, ascoltare i suoi pezzi era una scoperta. Mi sorprendevo a pensare le stesse cose che lui metteva in musica, ma prima ancora di averle sentite nei sui brani. “Non è possibile!” mi dicevo ascoltandolo “sul mio diario ho scritto la stessa cosa di cui sta cantando”. In questo spirito non temerò mai la solitudine, perché avrò sempre lui al mio fianco, che ho scoperto vivere in me. In ciò che sono oggi». Decisamente diverso il rapporto con il padre Cristiano, al quale non risparmia una velenosa frecciatina: «Continua a riarrangiare i brani di un morto per monetizzare, quando per farsi strada gli sarebbe bastato attingere dal proprio talento, che non ha mai imparato a sfruttare. Ha sempre lasciato che le sue miserie prendessero il sopravvento sulle virtù. Non ho timore che gli giunga all’orecchio l’idea che ho di lui». Un rapporto che venne a galla pubblicamente quando lei e la sorella Fabrizia entrarono dentro la casa del Grande Fratello e il padre le diffidò dal parlare di lui. La sorella Fabrizia quando uscì, in anticipo, riallacciò i rapporti con papà Cristiano, per Francesca al momento l’ipotesi non sembrerebbe realistica.
