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Milano, nuova indagine per abusi edilizi: sequestrata l’area della residenza universitaria «Scalo House»

07 Novembre 2024 - 10:44 Bruno Gaetani
inchiesta abusi edilizi milano via valtellina
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La Guardia di Finanza ha iscritto quattordici persone nel registro degli indagati. Attesa entro fine anno la norma «Salva Milano»

Una nuova area urbana è stata sequestrata a Milano nell’ambito delle inchieste della procura sui presunti abusi edilizi. Oggi, giovedì 8 novembre, il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza ha sequestrato un’area all’angolo tra via Valtellina e via Lepontina. Si tratta del progetto «Scalo House», dove è stata realizzata una residenza universitaria e ci sono altri due nuovi edifici in costruzione. Come negli altri casi finiti nel mirino dei pm, sono state accertate violazioni della normativa urbanistica, con una sottostima degli oneri di urbanizzazione e un aumento illecito delle superfici e delle cubature realizzabili.

Quattordici indagati

Sono quattordici gli indagati nel nuovo fascicolo d’indagine della procura di Milano. Tra loro, oltre a costruttori, progettisti, funzionari e dirigenti comunali, è indagato anche Paolo Mazzoleni, in qualità di ex componente della Commissione paesaggio e firmatario del progetto. Mazzoleni è l’attuale assessore all’Urbanistica a Torino. Tra i reati contestati nell’inchiesta ci sono abusi edilizi, lottizzazione abusiva e falso.

Il caos urbanistica a Milano

La prima inchiesta sull’edilizia milanese è scattata nella primavera del 2023, quando la procura ha aperto un fascicolo d’indagine sulle Torri di Crescenzago. In un’area che fino a pochi anni fa ospitava due capannoni industriali sono spuntati tre palazzi di 81, 59 e 10 metri d’altezza. Il comune di Milano ha autorizzato l’intera operazione come semplice «ristrutturazione», ma secondo i pm l’interpretazione delle norme è sbagliata. Per i magistrati, la costruzione di nuovi edifici va intesa come un intervento edilizio ben più impattante e necessita quindi di tutt’altro iter autorizzativo. Da allora, i fascicoli d’indagine si sono moltiplicati e l’edilizia milanese è entrata in una fase di stallo.

Il gip: «A Milano c’è un sistema illegale»

Nel decreto con cui ha disposto il sequestro dell’area Scalo House, il gip Mattia Fiorentini parla di «sistema di illegalità manipolatoria e di falsificazione ideologica dei titoli edilizi e alterazione del procedimento», di cui «il caso di via Lepontina 4, Valtellina 38 è solo uno dei fulgidi esempi». Questo sistema illegale, scrive ancora il magistrato, «non accenna ad arrestarsi e sembra anzi avere subito un’accelerazione ed essere diventato ancora più pervasivo».

In arrivo la norma «Salva Milano»

A tendere una mano al sindaco Giuseppe Sala è il governo. Entro fine anno si attende infatti l’approvazione di un emendamento, ribattezzato «salva Milano», che consenta al capoluogo lombardo di sbloccare i cantieri e permettere agli operatori del settore di tornare a lavorare con serenità, in attesa delle nuove regole stabilite con il prossimo Pgt. «Più che salva Milano si tratta di un salva Italia, perché le procedure che segue Milano sono seguite da molte altre città italiane», ha commentato Giancarlo Tancredi, assessore all’Urbanistica.

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