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Al vertice sul clima non ci vuole andare nessuno: Biden, Scholz, von der Leyen, Lula e tutti i leader assenti alla Cop29

08 Novembre 2024 - 17:53 Gianluca Brambilla
cop29 macron scholz von der leyen
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A pochi giorni dall'inizio del vertice, sempre più leader internazionali rinunciano al viaggio in Azerbaigian. Ecco chi ci sarà e chi no

La Cop29 di Baku, in Azerbaigian, si prospetta un appuntamento tutt’altro che memorabile. Lunedì 11 novembre si apre ufficialmente la Conferenza delle Nazioni Unite, il vertice che ogni anno fa sedere allo stesso tavolo i governi di tutto il mondo per discutere di come affrontare la crisi climatica. L’edizione del 2024 parte però decisamente in salita, complice una serie di eventi internazionali che hanno distratto l’attenzione dei leader dalla minaccia del riscaldamento globale. Innanzitutto, il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, che porterà probabilmente a un disimpegno degli Stati Uniti rispetto alle politiche per il clima. Ma anche in Europa tira una brutta aria. E a confermarlo sono le assenze “di peso” annunciate in vista della Cop29: Ursula von der Leyen, Emmanuel Macron e Olaf Scholz non saranno presenti al vertice di Baku, ognuno per motivi diversi.

Scholz è in crisi, la Francia chiede il «boicottaggio» della Cop29

Per quanto riguarda il cancelliere tedesco, l’assenza alla Cop29 è dettata dalla crisi politica scoppiata nei giorni scorsi in Germania. Scholz avrebbe dovuto pronunciare un discorso nel secondo giorno del vertice, martedì 12 novembre, ma ha deciso di annullare il viaggio e restare a Berlino. È decisamente più singolare la situazione che si è venuta a creare in Francia, dove una trentina di personalità politiche hanno lanciato un «solenne appello al governo» affinché sostenga «un’azione forte e simbolica per il boicottaggio della Cop29». Il documento porta la firma di esponenti di rilievo di quasi tutte le forze politiche: da Anne Hidalgo (sindaca socialista di Parigi) a Laurent Wauquiez (repubblicano di destra), dall’ecologista Yannick Jadot a Stéphane Ravier (ex esponente dell’estrema destra di Reconquete). L’organizzazione della Cop29, si legge nell’appello, «non può giustificare questo regime autocratico, inquinante e corruttore dell’Azerbaigian, né tantomeno incoraggiarne le mire espansionistiche». Macron ha annunciato che non parteciperà al vertice Onu, ma ha pubblicato un appello firmato insieme ai presidenti di Barbados e Kenya.

La rinuncia (a sorpresa) di von der Leyen

Una delle assenze più inaspettate è però quella di Ursula von der Leyen, che durante il suo primo mandato alla guida della Commissione Ue ha insistito affinché Bruxelles diventasse leader mondiale della diplomazia climatica. Le elezioni europee di giugno sembrano aver ridimensionato le ambizioni del Green Deal europeo, nonostante von der Leyen abbia messo in chiaro più volte che non si tornerà indietro sui dossier più importanti. Ed è proprio per tutti questi motivi che la sua assenza a Cop29 è destinata a far discutere. «La Commissione è in una fase di transizione e la presidente si concentrerà quindi sui suoi compiti istituzionali», prova a spiegare un portavoce dell’esecutivo comunitario. Ma la giustificazione non convince tutti. «L’assenza di Ursula Von der Leyen dalla Cop29 non è un bel biglietto da visita per l’Europa», incalzano gli europarlamentari del Movimento 5 stelle.

Assenti e presenti tra gli altri leader mondiali

I leader europei non sono gli unici che snobberanno la conferenza di Baku. Il presidente americano Joe Biden non sarà presente in Azerbaigian, così come il leader cinese Xi Jinping. Stesso discorso anche per il presidente russo Vladimir Putin, il premier giapponese Fumio Kishida, l’australiano Anthony Albanese e il canadese Justin Trudeau. Sorprende poi l’assenza del presidente brasiliano Lula, fino a pochi anni fa venerato come icona degli ambientalisti di tutto il mondo ma fortemente contestato per la decisione di aderire al cartello petrolifero dell’Opec. Nella lista di interventi high-level della Cop29 manca anche il Messico, che quest’anno ha eletto alla presidenza Claudia Sheinbaum, scienziata del clima e sostenitrice della transizione ecologica. Ma chi ci sarà quindi a Baku? A capitanare la delegazione europea sarà il commissario per il Clima Wopke Hoekstra, fresco di riconferma nello stesso ruolo. Sembra confermata anche la presenza della premier Giorgia Meloni, che potrebbe pronunciare un discorso il secondo giorno della conferenza. Tra i leader europei saranno presenti anche il britannico Keir Starmer e il premier spagnolo Pedro Sánchez.

In copertina: Olaf Scholz, Ursula von der Leyen ed Emmanuel Macron a un vertice Ue a Bruxelles, 23 giugno 2022 (EPA/Olivier Hoslet)

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