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Meloni: «Difendo i diritti sindacali meglio della sinistra al caviale». Elon Musk? «Ha fatto cose straordinarie»

08 Novembre 2024 - 12:10 Alba Romano
redditi ministri governo meloni
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Le dichiarazioni della premier prima del Consiglio informale Ue a Budapest

Giorgia Meloni dice che finché c’è la guerra l’Italia sarà al fianco dell’Ucraina. E che difende i diritti sindacali meglio della «sinistra al caviale». Mentre l’Europa deve capire cosa può fare per sé stessa, senza pensare a cosa possano fare gli Stati Uniti. Ed Elon Musk è «un valore aggiunto» e un «possibile interlocutore». La premier parla arrivando al Consiglio Europeo informale di Budapest. E prima di tutto dice che c’è preoccupazione per le sentenze sui paesi sicuri. «Noi sappiamo cosa dobbiamo fare, ora il punto è se vogliamo dare agli stati membri le risorse necessarie, questo è il vero dibattito e non so se questa mattina arriverà a soluzioni concrete, ma è l’elemento centrale», aggiunge a proposito della competitività europea.

L’Europa e gli Usa

«Per dirla con una battuta, non chiederti cosa gli Stati Uniti possano fare per te, chiediti cosa l’Europa debba fare per se stessa. Che è il dibattito di questa mattina, partendo dal piano presentato da Draghi», afferma la premier. «Ieri Elly Schlein ha detto che io, come era la parola…, “svilisco i diritti sindacali” perché, in una trasmissione radiofonica diciamo leggera, ho risposto a un sms in modo leggero, dicendo che non mi sentivo bene ma ero comunque a fare il mio lavoro perché, come voi capite benissimo, qui non c’è nessuno che mi possa sostituire», dice Meloni. Che poi spiega che «chiaramente citavo il tema dei diritti sindacali» aggiungendo che «mi dispiace che, anche su questo, si riesca a fare una polemica su una cosa completamente inutile».

I diritti sindacali

«Non so cosa si intenda per “svilire i diritti sindacali” che questo governo difende molto meglio della sinistra al caviale. Ma so che sono abituata a fare il mio lavoro anche quando non sono al massimo della forma, perché è l’impegno che mi sono presa con gli italiani. E spero che la sinistra, prima o poi, individui qualche tema serio sul quale fare politica con questo governo. In attesa di ritrovare una identità che le consenta di stare a fianco dei cittadini», conclude. Su Trump: «A me pare che l’Europa debba trovare una quadra e prendere le misure di se stessa. Sembra che scopriamo dei dibattiti oggi, penso al tema della competitività, dei dazi. Però ricordo che il dibattito sulla competitività europea è un dibattito che è iniziato mesi fa all’indomani dell’Inflation Reduction Act. Se volessimo dirlo con una battuta che ricorda appunto i presidenti americani, non chiederti cosa gli Stati Uniti possano fare per te, chiediti cosa l’Europa debba fare per se stessa, che è il dibattito di questa mattina».

L’elogio a Musk

«Sicuramente è una persona che si è schierata nella campagna elettorale di Trump come migliaia di altre persone si sono schierate nella campagna elettorale americana da una parte e dall’altra. Insomma, sembra che sia nel diritto dei cittadini aderire alle campagne elettorali», afferma Meloni, in risposta ai cronisti le chiedono un giudizio sul miliardario americano. La stampa le fa notare che il patron di Tesla, recentemente, ha anche fatto un post su X contro il tedesco Olaf Scholz. La presidente del Consiglio, però, non si scompone: «Posso dire che – Musk – ha fatto delle cose straordinarie, delle cose importanti, penso possa essere una persona con la quale confrontarsi».

La guerra in Ucraina

Meloni allontana l’ipotesi che la nuova amministrazione americana possa comportare dei problemi sul sostegno all’Ucraina contro gli aggressori russi. Almeno, promette che l’Italia non si disimpegnerà sul fronte orientale dell’Europa: «Gli ucraini hanno avuto un coraggio straordinario, l’Occidente ha sostenuto l’Ucraina e penso che questo sia l’elemento che fa la differenza. Dopodiché ovviamente vedremo come evolve lo scenario nelle prossime settimane ma io ribadisco che finché c’è una guerra l’Italia sarà al fianco dell’Ucraina». La premier si dice favorevole all’incremento delle spese militari, ma ad alcune condizioni: «Io sono assolutamente convinta che l’Europa, e quindi anche l’Italia, debbano riuscire a garantire una loro maggiore indipendenza, una maggiore autonomia, anche investendo di più in difesa ma chiaramente servono gli strumenti per poterlo fare. Ci sono nel nuovo patto di stabilità delle aperture ma secondo me va fatto molto di più».

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