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Imane Khelif e l’infondato “scoop francese” sul referto medico

08 Novembre 2024 - 14:37 David Puente
Non è la prima volta che l'autore del sito francese tenta di rendere virale la vicenda, cambiando persino i nomi dei protagonisti

Il sito francese “Le Correspondant” avrebbe pubblicato il contenuto di un presunto referto medico sulla pugile algerina Imane Khelif. Secondo Djaffar Ait Aoudia, autore dell’articolo pubblicato il 25 ottobre e presentato come “giornalista francese”, il documento risalirebbe al giugno 2023 e indicherebbe la presenza di due testicoli nascosti nell’addome. Quanto basta, per Djaffar, per sostenere che Imane Khelif sia «un uomo nel guscio di una donna». L’autore dell’articolo non pubblica il documento completo, ma solo alcune parti molto ristrette, citando anche i presunti esperti di endocrinologia che lo avrebbero redatto. Ci sono diversi problemi.

Per chi ha fretta

  • L’autore dell’articolo aveva tentato più volte di rendere virale la narrazione.
  • Nelle precedenti versioni aveva indicato altri medici come autori del fantomatico referto.
  • Secondo l’ultima versione della narrazione, il documento sarebbe stato rivelato da uno dei medici a degli studenti di Parigi a ottobre, mentre prima sosteneva di esserne in possesso da agosto.
  • Nella versione diventata virale, uno dei medici indicati smentisce.
  • Le immagini del presunto referto non dimostrano che riguardi la pugile algerina.
  • Nelle immagini del documento si legge solo il nome Imane, ma potrebbe essere chiunque.
  • Secondo l’autore dell’articolo, il referto risalirebbe a giugno 2023 e che la paziente avrebbe avuto un «impatto neuropsicologico molto significativo» tanto da dover suggerire un supporto psicologico.
  • Nel periodo di giugno 2023 Imane era a New York e si preparava per una competizione internazionale a inizio luglio, come si evince dalle foto pubblicate dalla pugile su Instagram.

Analisi

Ecco come si presenta l’articolo del “Le Correspondant“, intitolato «Imane Khelif : ni ovaires ni utérus, mais des testicules …».

La narrazione circola sui social, come in questo esempio tratto da Facebook:

La smentita del medico

Secondo il sito francese, Imane Khelif sarebbe stata visitata da due endocrinologi, gli stessi che avrebbero realizzato il referto medico: Soumeya Fedala (che l’articolo cita erroneamente come «Soumaya Fedala») e Jacques Young. Sarebbe stato quest’ultimo, secondo quanto affermato il 25 ottobre 2024 su X da Djaffar Ait Aoudia, ad aver condiviso il documento ai propri studenti a Parigi: «C’est ce que vient de révéler son médecin, le Pr Jacques Young, devant des étudiants à Paris».

Secondo la narrazione, Jacques Young avrebbe raccontato tutto a degli studenti a Parigi, rivelando dei dettagli di un tema molto caldo legato alle polemiche sulle Olimpiadi nella stessa capitale francese. Risulta molto strano che la vicenda non sia stata diffusa all’esterno, soprattutto per contestare un professore e la violazione della privacy del paziente.

A rendere la vicenda ancora più infondata è l’intervento del prof. Jacques Young, contattato dalla testata tedesca DW, il quale nega di aver realizzato il documento e ogni coinvolgimento con la vicenda.

Le precedenti pubblicazioni e i nomi cambiati

Nel tweet del 25 ottobre Djaffar Ait Aoudia racconta l’evento tra Young e gli studenti come avvenuto nel presente (“vient“), mentre nel tweet del 30 agosto 2024 annunciava di aver “scavato” nella cartella clinica e che avrebbe pubblicato il tutto «tra poche ore».

Bisognerà attendere l’8 settembre 2024 per leggere un articolo dal titolo «Imane Khelif, “femme” jusqu’aux boules !». L’11 settembre, pochi giorni dopo, torna alla carica condividendo un altro link con un pezzo intitolato «Non, Imane Khelif n’est pas une femme». Entrambi i pezzi, alla fine, risultano cancellati (archiviazione della cancellazione qui e qui). C’è qualcosa di molto strano in questa comunicazione su X da parte di Djaffar Ait Aoudia.

L’articolo dell’8 settembre 2024 (archiviato qui) è pressoché identico a quello del 25 ottobre (cambiano principalmente titolo e URL) e riporta le stesse immagini del presunto referto. Le URL delle immagini risultano le stesse (qui e qui), risultando caricate nel sito nel mese di settembre 2024 («wp-content/uploads/2024/09»).

L’11 settembre, Djaffar Ait Aoudia condivide un altro link (archiviato qui) che però rimanda allo stesso articolo dell’8 settembre. In pratica, aveva cambiato l’URL e il titolo dell’articolo, forse nella speranza che diventasse virale. Rifatto completamente il 25 ottobre, effettua un altro enorme cambiamento: i nomi degli autori del referto diventano da «Soumaya Fedad et David Joung» a «Soumaya Fedala et Jacques Young».

Risulta molto strano che abbia letto realmente dei referti medici in francese e che sia riuscito a sbagliare completamente i nomi dei presunti autori degli stessi. Un errore grossolano.

Gli screen del presunto documento

Djaffar Ait Aoudia, autore dell’articolo, riporta solo due pezzi del presunto referto medico. Nel primo leggiamo:

L’exploration paraclinique biologique, radiologique et génétique montre qu'[…] d’un déficit congénital génétique en 5 a réductase de type2, une anomalie […] du développement sexuel qui entraine un défaut de métabolisation de la testostér[…] dihydrotestostérone. Cette affection de transmission autosomique récessive, se caractérise

Nel secondo pezzo leggiamo:

Dans certaines formes de déficit fonctionnels de l’enzyme, la testostérone reste normale est le diagnostic est tardif. Dans notre contexte, cette pathologie très rare et méconnue n’est jamais dépistée précocement ce qui entraine toute la difficulté dans la prise en charge des patients atteints.

En effet, dans ces formes diagnostiquées tardivement, au vu de l’histoire clinique, des données biologiques hormonales, des données radiologiques et de l’expertise psychologique et neuropsychiatrique, le sexe féminin est toujours favorisé. C’est le cas de Imane qui s’identifie pleinement en fille; Sur le plan thérapeutique une correction chirurgicale et une thérapie hormonale seront indiqués chez elle ainsi qu’un encadrement psychologique soutenu car un retentissement neuropsychique très important a été constaté chez elle. La patiente sera suivie régulièrement en consultation.

Il nome “Imane” compare nel secondo pezzo, ma non è chiaro se si riferisca proprio alla pugile algerina. Potrebbe essere un documento relativo a un’altra persona con lo stesso nome. Inoltre, non è presente alcun riferimento ai presunti autori che, come sappiamo, sono stati modificati nelle diverse versioni pubblicate da Djaffar Ait Aoudia.

Il periodo e il presunto «sostegno psicologico»

Secondo il testo contenuto nelle immagini, la paziente avrebbe avuto bisogno di un «sostegno psicologico» poiché sarebbe stato notato un «impatto neuropsicologico molto significativo». Considerando la data del presunto referto, indicata da Djaffar Ait Aoudia nel giugno 2023, le foto pubblicate sul suo profilo Instagram di Imane Khelif in quel periodo sembrano tutt’altro che problematiche. Ecco la foto scattata a New York il 25 giugno 2023:

Questa, invece, risale all’11 luglio 2023:

In quel periodo, Imane Khelif si preparava ad affrontare i Giochi Sportivi Arabi del 2023 che si svolgevano in Algeria tra il 5 e il 15 luglio.

Conclusioni

La storia proposta da Djaffar Ait Aoudia non regge. L’articolo non prova alcunché contro Imane Khelif, non viene pubblicato il referto medico per intero, ma soltanto alcune parti utili alla narrazione. Il titolare del sito francese aveva tentato la pubblicazione della presunta indagine per ben due volte, con le stesse immagini attribuendo i referti ad altre persone. Cancellati i precedenti tentativi, ha provato a rilanciare l’accusa – questa volta con successo – ritrovandosi la smentita del medico indicato come autore del referto.

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