Studiare all’estero, dall’Erasmus alle borse di studio fino ai tirocini: tutto quello che c’è da sapere – La guida
Studiare all’estero è una scelta che attrae sempre più giovani italiani. Dalla Spagna alla Francia, passando per le università pionieristiche di Paesi come la Germania e la Svezia, le destinazioni per chi desidera ampliare i propri orizzonti accademici, formativi e culturali sono molteplici. Il sogno di studiare fuori dai confini nazionali, però, richiede un’attenta pianificazione e una buona conoscenza delle opportunità e dei diversi programmi disponibili. Dall’Erasmus+ alle borse di studio internazionali, fino a percorsi fuori dall’Ue, le possibilità per chi decide di partire sono ampie, ma talvolta poco conosciute. Ecco una guida dettagliata su quali sono le principali opportunità di studio all’estero per gli studenti e come orientarsi tra le diverse opzioni.
Studiare all’estero: non solo Erasmus
Fino a un anno all’estero
Quando si pensa a un’esperienza di studio all’estero, l’Erasmus è sicuramente l’opzione più nota e diffusa. Sostenuto dall’Unione europea, il programma permette di trascorrere da due mesi a un anno in un’università partner europea (e in alcuni casi anche in Paesi extra-europei), fornendo una borsa di studio per coprire parte delle spese. La Commissione europea ha pubblicato una guida con tutte le informazioni per chi desidera partecipare. Oltre al classico Erasmus, alcune università offrono programmi di scambio Overseas Exchange che estendono le possibilità di studio anche a mete come Stati Uniti, Canada e Australia (ma non solo), ampliando così le destinazioni di chi vuole un’esperienza accademica internazionale temporanea.
Studiare all’estero, ma per poche settimane
Per chi non vuole puntare a lunghi percorsi di studio all’estero, ci sono opportunità anche più brevi. È il caso delle cosiddette Summer School: corsi intensivi organizzati durante i mesi estivi che durano da una a quattro settimane e offrono la possibilità di studiare in un contesto internazionale e, spesso, di ottenere crediti universitari. Non mancano anche le Winter School e le Spring School, organizzate rispettivamente nei mesi invernali e primaverili. Inoltre, molte università offrono corsi brevi con certificazioni in settori specifici, ideali per specializzarsi e fare esperienza nel panorama accademico estero senza doversi impegnare per periodi prolungati.
Studiare all’estero per un intero percorso universitario
Per chi è deciso a intraprendere tutto il proprio percorso universitario in un altro Paese, è essenziale informarsi sui test di accesso, che variano a seconda della facoltà e del Paese scelto. Molte università internazionali richiedono infatti esami specifici per l’ammissione e test come il Sat, Gmat o altri che possono essere necessari a seconda della destinazione e del corso di studi. Open ha realizzato una guida su tutti i test.
Doppia laurea
Alcuni atenei propongono programmi di doppia laurea, permettendo agli studenti di studiare in due Paesi diversi e ottenere titoli di studio validi in entrambe le nazioni. Questi percorsi richiedono un impegno maggiore, ma offrono un vantaggio competitivo per chi intende lavorare in ambito internazionale. Esistono anche i titoli congiunti, in cui due o più istituzioni rilasciano un unico diploma, riconosciuto in entrambi i Paesi. I titoli congiunti possono essere di primo o secondo livello e comportano spesso la frequenza in ciascuna delle università coinvolte, garantendo una formazione internazionale completa.
Stage e tirocini per lavorare all’estero
All’interno del proprio percorso di studi, un’altra opzione è quella di partecipare a uno stage all’estero. Lo stesso programma Erasmus sostiene tirocini in ogni ambito lavorativo all’estero per gli studenti universitari o dottorandi. Il portale Erasmus Intern Traineeship aiuta chi è interessato a individuare opportunità di tirocinio Erasmus+ presso le imprese. Il programma offre, inoltre, un sostegno linguistico online per imparare la lingua utilizzata sul lavoro. Sono disponibili tutte le lingue dell’Ue. Un altro programma dell’Ue è il Corpo europeo di solidarietà, di cui Open ha parlato nei dettagli in una guida della serie Eutopia. A offrire opportunità simili è anche l’organizzazione internazionale no-profit Aiesec, che offre principalmente tre programmi:
- Global Volunteer: volontariato per progetti legati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, per un periodo di 6-8 settimane;
- Global Entrepreneur: stage in start-up per 6-12 settimane;
- Global Talent: tirocini retribuiti in aziende o scuole per periodi che vanno da due mesi a un anno.
In aggiunta, fondazioni ed enti come il programma Crui-Maeci offrono borse di studio per tirocini in ambasciate, consolati e istituti italiani di cultura.
Le borse di studio per studiare all’estero
Studiare in un altro Paese richiede un investimento economico, che non sempre è alla portata di chiunque. Tuttavia, per sostenere i costi esistono diverse borse di studio. Il programma Erasmus+, ad esempio, prevede borse con importi variabili in base al Paese di destinazione. Uno strumento efficace è il portale Scholarships, un motore di ricerca che consente di individuare borse di studio disponibili in vari Paesi, offrendo una panoramica ampia sulle opportunità finanziarie disponibili. Anche i ministeri dell’Istruzione e degli Esteri mettono a disposizione borse di studio mirate per Paesi o ambiti di studio specifici.
Dagli alloggi alle certificazioni, fino ai documenti: cosa controllare prima di partire
Prima di partire, è fondamentale creare una check-list per assicurarsi dia vere tutto. Un primo passo è verificare, tramite il proprio ufficio relazioni internazionali, quali esami possono essere riconosciuti e come funziona il sistema di conversione dei voti. Anche il costo della vita e degli alloggi nel Paese ospitante va considerato: molte università partner offrono alloggi studenteschi, ma è importante informarsi in anticipo sui requisiti di accesso. Un altro aspetto essenziale è la certificazione linguistica per dimostrare un livello adeguato nella lingua di insegnamento. Se si sceglie di studiare fuori dall’Europa, sarà necessario procurarsi i documenti giusti, come passaporto e visto studentesco, per evitare problemi burocratici una volta arrivati.