Christian Raimo dopo la sospensione: «Il lavoro democratico è sotto attacco». Valditara: «Polemiche strumentali»
«È un tema che non mi riguarda, c’è stato oggi un comunicato molto puntuale dell’Ufficio scolastico del Lazio che ha ricordato che provvedimenti di questo tipo più gravi per casi molto meno significativi sono già stati adottati in passato». Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara torna così sulle polemiche sulla sospensione temporanea di Christian Raimo dall’insegnamento senza voler entrare nello scontro diretto. «C’è un’ampia giurisprudenza e il comunicato dimostra che le polemiche sollevate in questi giorni sono in buona parte strumentali politicamente e anche fondate su malafede», ha chiarito il ministro leghista nel corso dell’iniziativa #ioleggoperché. «Non polemizzo con nessuno, rimasi molto colpito da quelle parole, lo dissi a suo tempo e non intendo ritornare sulla questione. È una responsabilità che compete agli uffici amministrativi che decidono in totale autonomia, sarebbe un abuso di un organo politico se dovesse imporre una soluzione piuttosto che un’altra», ha concluso Valditara.
Le posizione di Christian Raimo
Nel frattempo, sulla questione è tornato anche lo stesso Raimo. Collegato da remoto a un evento di Alleanza Verdi Sinistra a Trieste sul tema «La guerra ai saperi», alla presenza degli studenti, il docente ha dichiarato: «Ho giornate che mai avrei immaginato. Domani ho quattro iniziative e adesso sono appena uscito da una. Mi sembra che questo mio caso sia esemplare, non tanto personale, ma mostri come esista la possibilità di fare opposizione al Paese, nel Paese, e soprattutto a partire da una storia di democrazia nelle istituzioni formative». Secondo lo scrittore, il vero blocco sociale che Avs dovrebbe inventare è un «blocco sociale delle intelligenze e dei lavoratori dell’intelligenza, come lo sono gli insegnanti».
«Questa destra è fascismo sindacalista»
Un blocco sociale, ha spiegato, «dei lavoratori che ci mettono l’intelligenza, come accade ancora nei posti di lavoro in cui il lavoro non viene considerato solo una prestazione ma una forma di emancipazione». A suo avviso, nel nostro Paese, «è sotto attacco il lavoro democratico, sono sotto attacco i sindacati, le associazioni, le strutture democratiche come i partiti: bisogna tenere duro su questo». Non ha dubbi Christian Raimo: «Il modello di questa destra non è tanto il fascismo degli anni ’20-’30, ma il fascismo sindacalista giallo degli anni ’70, ovvero di chi ha travolto quella cultura democratica operaia, degli insegnanti, delle associazioni, dei partiti». In questi giorni, tantissimi cittadini stanno continuando a donare nella raccolta fondi lanciata per sostenere eventuali spese legali per lo scrittore. Al momento, sono stati raccolti oltre 19mila euro.