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Milano, al corteo pro-Palestina cori e applausi per gli attacchi di Amsterdam: «Lezione ai sionisti, dobbiamo farlo anche in Italia»

09 Novembre 2024 - 17:52 Redazione
Gli slogan a favore degli assalti ai tifosi israeliani scanditi al megafono della manifestazione: «Dobbiamo agire nelle piazze e nei luoghi di lavoro»

Solidarietà a Gaza, ma pure ad Amsterdam. L’ormai consueto corteo pro-Palestina del sabato pomeriggio a Milano si è colorato oggi di nuove tinte: quelle dell’abbraccio ideale ai giovani che nella notte tra giovedì e venerdì hanno teso agguati ai tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv, picchiandoli a mani nude e con bastoni, inseguendoli ed investendoli. Atti criminali? Macché eroici, secondo gli organizzatori del corteo di solidarietà alla Palestina di Milano. «Un applauso ai giovani di Amsterdam. Un applauso a tutti i giovani, ragazzi e ragazze, che hanno dato una lezione» agli israeliani in trasferta, si è sentito scandire dal megafono all’inizio della manifestazione, partita alle 15 da piazzale Cadorna e diretta verso Porta Genova. Oltre alle bandiere palestinesi, secondo quanto riporta l’Ansa, tra le prime file del corteo è esposta anche una foto di Yahya Sinwar, il leader di Hamas e mente della strage del 7 ottobre eliminato da Israele dopo un anno di guerra a Gaza. Nessuna empatia dunque per i tifosi israeliani trovatisi stretti in una serie di agguati e imboscate per tutta la città nel cuore della notte? «Il vittimismo è una caratteristica del movimento sionista», è la risposta che arriva dal corteo. D’altra parte, sostiene qualcuno, «tutti i media hanno detto che erano atti antisemiti: ciò che è stato portato ad Amsterdam erano atti antisionisti».

Appello alla violenza

Atti che secondo gli organizzatori del corteo pro-Pal andrebbero dunque emulati. «In questi giorni abbiamo visto come nostri fratelli ad Amsterdam, in Olanda, hanno agito contro il sionismo. Questa è la solidarietà. Dobbiamo farlo anche qui in Italia, non possiamo rimanere solo a fare le piazze di solidarietà, dobbiamo agire nelle piazze, nei luoghi di lavoro, alle manifestazioni. Bisogna agire ora, non domani», è l’appello scandito dagli attivisti al megafono. Accolto da applausi e qualche fischio. Parole che fanno temere attacchi anti-israeliani o antisemiti anche nelle città italiane. Anche per questo, proprio a Milano è stata indetta per domani una manifestazione «per dire basta all’antisemitismo». La manifestazione, indetta dalla Comunità ebraica di Milano insieme a diverse altre associazioni, si svolgerà alle 13 in piazza San Babila nel nome dello slogan «Europa apri gli occhi!».

Le ferite di Amsterdam

Nel frattempo dopo le violenze di giovedì notte, per paura di conseguenze peggiori, la città di Amsterdam ha vietato le manifestazioni per tre giorni, mentre la polizia olandese ha avviato un’indagine per ricostruire nel dettaglio quanto accaduto in quelle ore dopo il match di Europa League Maccabi Tel Aviv-Ajax. Secondo la sindaca della capitale, Femke Halsema, criminali in scooter hanno setacciato la città alla ricerca dei tifosi del Maccabi per aggredirli. «È un momento terribile per la nostra città. Mi vergogno molto del comportamento tenuto ieri sera», ha detto la sindaca in conferenza stampa.

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