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Roccella-Luxuria, il dialogo impossibile sui diritti: «Lgbtq… poi che altre lettere?». «Presto una presidente del Consiglio trans»

09 Novembre 2024 - 19:44 Ugo Milano
roccella luxuria evento fdi
roccella luxuria evento fdi
Lo scambio tra la ministra della Famiglia e l'attivista in un'iniziativa di FdI a Riccione: «Possiamo fare battaglie insieme»

«Contro le discriminazioni, la violenza e il bullismo possiamo veramente fare una battaglia comune». A parlare è la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella, replicando a Vladimir Luxuria, attivista per i diritti civili ed ex parlamentare. Un botta e risposta pacifico nel corso del panel «Diritti e libertà» all’evento «Per merito, per amore, per libertà» organizzato da Fratelli d’Italia a Riccione. «Noi, tra l’altro, abbiamo appena fatto il riparto dei fondi per i centri antiviolenza per omosessuali, trans ed lgbtq… Su questo non c’è nessunissima resistenza da parte del centrodestra e penso davvero che potremmo fare alcune battaglie insieme», ha aggiunto la ministra.

I siparietti sul palco

Tra le due ci sono stati alcuni siparietti, con battute sia dalla ministra che dall’attivista. «Lgbtq… dimentico sempre le lettere che man mano aggiungete», se n’è uscita Roccella. «Puoi mettere: “Lgbt plus” o sempre parlando di campagne contro le discriminazioni», ha replicato Luxuria. Allora la ministra, ironicamente, ha incalzato: «Possiamo usare Vladimir come testimonial». E ancora: «Speriamo che la prossima volta ci sarà la prima presidente del Consiglio trans. Che sarò io e che non mi vergognerò di farmi chiamare la Presidente», ha detto l’ex parlamentare. «Se questo è il tuo sogno, ti auguro di realizzarlo», ha concluso Roccella.

La gestazione per altri

I temi del dibattito sono stati diversi, dalla condizione delle donne alla comunità Lgbtqia+ alla gestazione per altri, recentemente divenuta «reato universale». La ministra ha chiarito la sua posizione sulle famiglie arcobaleno. «Essere un buon genitore prescinde ovviamente dall’orientamento sessuale. Quando mi dici che nelle famiglie Arcobaleno i bambini sono amati, lo do per scontato. Purtroppo, non c’è una patente per essere un buon genitore. Si può esser qualunque cosa ed è essere un buon genitore o un cattivo genitore a prescindere e questo va chiarito», ha dichiarato Roccella. «L’altro cosa che voglio dirti: io non do mai giudizi personali né su chi ricorre all’utero in affitto, né su Elon Musk, né su amiche che hanno fatto ricorso e sono di certo rimaste mie amiche. Qui non si tratta di essere etero, omo o qualsiasi altra cosa. Abbiamo semplicemente reso un divieto più efficace», ha concluso.

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