Sabrina Ferilli, gli immigrati arrabbiati e la sinistra che «parla solo alle élite e dei generi maschio, femmina e neutro»
Sabrina Ferilli dice di non essere stupita della vittoria di Donald Trump alle elezioni Usa 2024. «Non lo ritengo una persona da stimare, non è il mio ideale di politico. Ma neanche Kamala Harris lo è», dice l’attrice in un’intervista al Fatto Quotidiano. Nel colloquio con Alessandro Ferrucci dice che Harris «promuoveva l’apertura delle frontiere, la possibilità di trasferirsi negli Stati Uniti, mai più barriere e muri. Poi di botto è cambiata e s’è messa a rincorrere Trump». Perché secondo alcuni al centro si vince: «Non so se è così, so però che la politica, in genere, ha tentato in tutti i modi di annullare ogni riferimento tra destra e sinistra; poi accade che una città come New York, santuario della sinistra, dove esiste l’assistenza obbligatoria e sono stati requisiti alberghi a tre stelle per ospitare gli immigrati, ha improvvisamente guardato a Trump».
Gli immigrati incazzati
Secondo Ferilli «gli immigrati sono incazzati perché molti di loro hanno affrontato sacrifici clamorosi per inserirsi nel contesto statunitense, con regole strettissime, eppure sono andati avanti. Mentre gli ultimi immigrati hanno ottenuto facilitazioni impensabili prima. Se accetti il neoliberismo, scateni la concorrenza anche ai piani più bassi della società: la guerra tra poveri ha facilitato Trump». Mentre per la sinistra «c’è un problema mondiale che riguarda la sicurezza, la sanità e l’istruzione: tutti aspetti primari che non vengono mai trattati». Mentre «i problemi sono diventati solo il genere maschio, femmina o neutro; o il poter chiamare ‘signora’ una donna che nasce con l’organo genitale maschile. Per carità, sono una questione, ma non possono diventare l’unica o la principale».
20 euro in mano
Secondo l’attrice il risultato finale è che «oggi il primo che arriva con 20 euro in mano e la frase “te li regalo”, diventa un motivo sufficiente per votarlo. Perché un tema importante come la sicurezza è solo appannaggio della destra? Perché sicurezza e immigrazione sono argomenti tabù a sinistra?». La donna immigrata, dice Ferilli, «vota per chi pensa possa ridurgli le tasse; quando Trump ha dichiarato: “Niente imposte sulle mance” ha portato a casa una fetta di vittoria. La sinistra deve cambiare focus e smetterla di urlare “al lupo al lupo”».
Lei, dice, morirà «di sinistra, lì c’è una sensibilità di fondo per l’uomo che non è il focus della destra; senza la sinistra il mondo non potrà mai funzionare meglio. Ma e la sinistra è questa, la vedo veramente dura. Un’élite che parla a un’altra élite. Mercoledì scorso Elly Schlein ha incontrato Draghi. Non dico sia sbagliato in assoluto, ma è una linea che non c’entra niente con la sinistra».