Bello senz’anima il pezzo di Tiziano Ferro ed Elodie, bentornato Nayt – Le recensioni delle nuove uscite della settimana

Alessio Bondì – Runnegghiè

Un rito, una meraviglia, un prestigio che si porta avanti con questo battito costante che trasferisce il suo pulsare al tuo cuore, mentre Alessio Bondì, con la sua straordinaria poesia, allungata dal dialetto palermitano, ti porta in un’altra dimensione. Antica, surreale, sospesa, Bondì ti fa sentire in bocca il sapore della terra, dell’acqua salata, delle foglie, di una natura che con questi pezzi, anche quando profondamente legati al vivere terreno, perfino moderno, viene celebrata con incandescenza, con furore, con audacia, con spregiudicatezza. Runneghiè è un’opera magnifica, dalla prima all’ultima traccia, un altro viaggio che il cantautore siciliano ci permette di compiere in un mondo che è il nostro, ma è comunque lontanissimo. Con i suoi pezzi Bondì te lo fa proprio annusare, come fanno i cani quando si incontrano per strada e si presentano.