Trump-Putin, la telefonata del disgelo. L’avvertimento sulla Nato e le idee per «risolvere la guerra in Ucraina»: ecco cosa si sono detti
Donald Trump e Vladimir Putin hanno già rotto il ghiaccio delle relazioni Usa-Russia, parlando direttamente al telefono già all’indomani della vittoria del tycoon contro Kamala Harris. La conversazione si è svolta giovedì 7 novembre, rivela ora il Washington Post citando fonti (anonime) informate dei fatti. Trump aveva detto proprio quel giorno di aver già parlato con «oltre 70 leader mondiali», inclusi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la premier italiana Giorgia Meloni, ma non aveva fatto cenno di una conversazione anche con Putin. Anche il Cremlino aveva dribblato la questione: Putin s’era limitato a dire di attendere volentieri una telefonata col rieletto presidente americano. Che si sono detti dunque i due leader delle ex superpotenze del pianeta? Secondo le fonti citate dal Washington Post, i due avrebbero parlato di Ucraina, ma Trump non avrebbe fatto “regali” al suo interlocutore. Avrebbe raccomandato a Putin di non cercare un’escalation contro Kiev nelle prossime settimane, come segnali sul terreno invece indicano, ricordandogli la consistente presenza militare Usa in Europa. Al di là di quest’avvertimento, tuttavia, la conversazione tra i due si sarebbe focalizzata sull’«obiettivo della pace nel continente europeo» e Trump avrebbe espresso il suo interesse ad avere presto altre conversazioni con Putin per discutere «della prossima risoluzione della guerra in Ucraina». Come e su quali basi, resta tutto da comprendere e definire. Della conversazione con Putin sarebbe stato informato lo stesso governo ucraino. Il quale, da tempo consapevole delle intenzioni più o meno genuinamente «diplomatiche» del tycoon, non avrebbe opposto obiezioni. Il Cremlino non ha al momento confermato né smentito la ricostruzione della testata americana.