In Canada non praticano l’eutanasia per i «danneggiati dal vaccino Covid»
Diverse condivisioni Facebook e su Threads stanno rilanciando una bufala riguardante presunti danneggiati dal vaccino Covid che sarebbero vittime di un complotto del governo canadese di Justin Trudeau per eliminare mediante eutanasia i danneggiati dal vaccino Covid. Questo genere di contenuti usa indebitamente il “brand” Julian Assange per screditare i vaccini, ottenendo facili click dagli utenti No vax.
Per chi ha fretta:
- Circola in diversi canali No vax la bufala dei danneggiati da vaccino Covid sottoposti a eutanasia dal governo Canadese.
- In Canada il suicidio assistito è legale ed esiste un’organizzazione che segue tale pratica, a cui non risultano tracce di questo presunto complotto.
- È noto solo il caso di un anonimo cittadino dell’Ontario che ha ottenuto il suicidio assistito per via di una grave forma di depressione.
- L’uomo sarebbe stato convinto che la causa dei suoi disagi fossero gli eventi avversi del vaccino Covid.
- Tuttavia gli esperti che hanno assistito il soggetto confermano che le sue preesistenti condizioni hanno portato a sviluppare «ansia da malattia/disturbo da sintomi somatici».
Analisi
Ecco un esempio di come queste narrazioni sui danneggiati dal vaccino vengono tradotte in italiano e diffuse nei Social network:
IL CANADA INIZIA A PRATICARE L’EUTANASIA AI CITTADINI DANNEGGIATI DAL VACCINO COVID.
Il governo di Justin Trudeau ha lanciato un piano agghiacciante: l’eutanasia dei canadesi che hanno subito gravi lesioni da vaccino COVID – gli stessi vaccini che Trudeau ha imposto alla nazione. Costretti, obbligati e ora scartati, questi individui si trovano in un sistema che non li protegge.
Con l’aumento dei casi di lesioni da vaccino e l’impennata dei costi sanitari, l’amministrazione Trudeau si trova ad affrontare una crisi crescente. Servono miliardi per curare i feriti da vaccino, ma al posto delle cure c’è l’eutanasia! Si profilano cause legali che potrebbero distruggere finanziariamente sia Big Pharma che il governo canadese, così il regime sceglie di mettere a tacere ed eliminare chi soffre.
Il Canada, un tempo simbolo di libertà, ora mette a tacere coloro che hanno bassi punteggi di credito sociale, una realtà terrificante nascosta dal silenzio dei media. Ma la verità sta venendo fuori.
L’amministratore delegato della Pfizer, Albert Bourla, rischierebbe l’ergastolo per aver presumibilmente mentito a miliardi di persone sulla sicurezza del vaccino COVID. Bambini danneggiati, famiglie devastate – tutto per profitto. Ora un tribunale olandese ha preso in mano la situazione, con l’obiettivo di rendere giustizia alle vittime di questo inganno globale.
Bourla ha promesso al mondo un vaccino “sicuro ed efficace”, esortando miliardi di persone a prenderlo senza fare domande. Vite sono state distrutte, bambini lasciati con problemi cardiaci, famiglie distrutte, tutto per i guadagni di Pfizer….
Versioni distorte allo stesso modo hanno raggiunto anche i canali Threads italiani. Spiccano anche personaggi già noti alla sezione Open Fact-checking, come Cesare Sacchetti, diffusore di numerose bufale e teorie del complotto da lui riportate in svariati episodi:
In Canada intanto hanno iniziato a dare l’eutanasia ai vaccinati. L’unica cosa che sanno fare i sistemi liberali è uccidere. Prima con i sieri, poi se stai male per causa di questi, non ti curano: ti aiutano a morire più in fretta.
Le origini della narrazione
Riguardo ai presunti danneggiati dal vaccino che verrebbero eutanizzati abbiamo trovato solo un articolo del National Post che tratta di un uomo dell’Ontario, il quale avrebbe ottenuto «l’eutanasia per la controversa “sindrome post vaccinazione COVID-19″». Mentre la narrazione sul fantomatico complotto del governo canadese, volto a “eliminare” questa tipologia di pazienti, proviene da tabloid come The People Voice, oppure da altri canali social che millantano di fare tali affermazioni a nome di Julian Assange.
Adrian Wong si era già occupato del caso nella sua analisi su TecHarp. Innanzitutto è molto improbabile che una eutanizzazione di questi presunti danneggiati dal vaccino non risultino al MAiD Death Review Committee (MDRC), organizzazione che segue la pratica del suicidio assistito in Canada.
Come accennato, tutto parte dalla distorsione di un caso: quello di un certo Mr. A dell’Ontario, che secondo la narrazione sarebbe stato affetto da «”sofferenza e declino funzionale” dopo due vaccinazioni anti-COVID-19 e una dose di richiamo», per cui avrebbe deciso alla fine di sottoporsi a suicidio assistito. Tuttavia, tale narrazione non risulta dai report del MDRC (potete consultarli qui e qui), secondo i quali «l’uomo è stato sottoposto a “test clinici approfonditi” senza alcun risultato diagnostico. Infatti, più specialisti non sono stati in grado di formulare una diagnosi univoca per ciò che stava vivendo».
«Quindi – riporta Wong nella sua analisi (il grassetto è nostro, Ndr) -, i valutatori del MAiD “hanno ritenuto” che, poiché non c’era una diagnosi effettiva da parte di nessuno degli specialisti da lui visitati, l’uomo doveva aver sofferto di “una sindrome post-vaccino”, anche se l’uomo aveva una storia di salute mentale significativa nota di depressione ed esperienze traumatiche. In effetti, gli psichiatri hanno notato che potrebbe avere avuto ansia da malattia/disturbo da sintomi somatici, in cui una persona si concentra eccessivamente sui sintomi fisici, tanto da causare un forte disagio emotivo. In altre parole, i suoi sintomi potrebbero essere stati lievi ma sono sembrati esagerati a causa di “ansia da malattia/disturbo da sintomi somatici“».
Conclusioni
Abbiamo visto che l’anonimo signore dell’Ontario non è stato eutanizzato. Sicuramente non ha ottenuto il suicidio assistito per effetti collaterali dovuti a vaccinazioni Covid. Sappiamo solo che chiese di porre fine alla sua vita perché viveva un estremo disagio emotivo dovuto a una grave forma di depressione. Infine, non esistono danneggiati da vaccino che stanno subendo il medesimo trattamento in Canada.
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