La Russa jr e l’indagine su Equalize, la 22enne chiede i tabulati di Pazzali: l’accesso alla banca dati il giorno dopo la presunta violenza
Due storie che si intrecciano, quella del presunto stupro per cui è indagato Leonardo Apache La Russa ai danni di una 22enne e quella dei dossieraggi della società privata di investigazioni Equalize. O meglio, che si potrebbero intrecciare. Oggi – martedì 12 novembre – l’avvocato della 22enne ha domandato di acquisire tabulati telefonici e intercettazioni dell’indagato Enrico Pazzali, titolare di Equalize e presidente auto-sospeso della Fondazione Fiera Milano, e degli altri indagati dell’inchiesta sugli accessi illegali alle banche dati istituzionali. Proprio Pazzali, stando agli atti del procedimento, avrebbe domandato ai suoi dipendenti di accedere ai database relativi al presidente del Senato Ignazio La Russa e ai suoi figli. Al momento l’istanza del legale non è ancora arrivata al pm dell’inchiesta Equalize e della Dda Francesco De Tommasi.
La «coincidenza temporale» del 19 maggio 2023
A insospettire gli investigatori, però, non è stato tanto il compito in sé bensì la tempistica: il pomeriggio del 19 maggio 2023. In quelle stesse ore la 22enne si trovava alla clinica Mangiagalli per accertamenti. Aveva passato la notte prima in un locale in compagnia del figlio minore di La Russa e dell’amico dj Tommaso Gilardoni, anche lui indagato, per poi risvegliarsi la mattina dopo a casa dello stesso Leonardo Apache senza memoria alcuna di quanto accaduto. La ragazza, convinta di essere stata vittima di violenza, presentò denuncia un mese dopo. Negli atti dell’inchiesta sui dossieraggi la questione della data è al momento definita «coincidenza temporale» tra le due vicende, ma non ci sarebbero altri profili di connessione nelle indagini.
I dubbi e le nuove domande
Il procuratore aggiunto Letizia Mannella e la pm Rosaria Stagnaro, che stanno lavorando sul caso in cui è indagato La Russa jr, acquisiranno gli atti dell’inchiesta Equalize per una settimana a partire dal 19 maggio 2023. Lo scopo è proprio verificare se quel 19 maggio sia accaduta una fortuita coincidenza o se dietro la richiesta di Pazzali ci sia una connessione più profonda. Il che comporterebbe ovviamente nuove domande a cui rispondere, anche alla luce del fatto che la denuncia sia arrivata quattro settimane dopo l’intercettazione al titolare della società: chi sapeva già? Chi ha richiesto l’accesso alle banche dati di Leonardo Apache La Russa, e con quale fine?
Il commento di Ignazio La Russa: «Se ne occupa la magistratura»
Sulla questione si è espresso anche Ignazio La Russa: «Ovviamente non ho sentito Pazzali e non è questo il tema», ha detto a margine di un evento a Palazzo di Giustizia, a Milano. «Questo appartiene alla magistratura e voglio che siano loro a scoprire». Al momento la posizione del pm De Tommasi rimane ferma sull’inesistenza di chiari e diretti legami tra la notte di presunti abusi e i dossieraggi.