Fondi per gli asili nido, nella piattaforma della regione Lombardia 2 milioni anziché 20: esauriti in un’ora. Famiglie beffate
Caos sui fondi per gli asili nido. Nella piattaforma della Regione Lombardia, gestita dall’azienda “Aria”, per l’erogazione del bonus “Nidi gratis plus” sono state inserite (erroneamente) risorse per 2 milioni anziché 20. E quasi un migliaio di famiglie, scrive il Corriere della Sera, già dalle 13.09 di ieri, si sono visti rifiutare la domanda per «insufficienza di fondi». Quest’anno palazzo Lombardia ha stanziato 20 milioni di euro, allargando la platea dei destinatari. Chi ha un Isee sotto i 20mila euro può godere della retta azzerata, chi lo ha tra 20 e 25mila può invece ricevere un buono fino a 100 euro.
Cosa è successo?
Al bando hanno aderito 654 amministrazioni (Milano esclusa) e 1.191 asili pubblici e convenzionati. A partire dalle 12 di ieri, lunedì 11 novembre, le famiglie potevano presentare le domande. Se non fosse, però, che per un intoppo tecnico di “Aria”, la società che ha gestito il bando, «la capienza è stata impostata a 2 milioni di euro anziché a 20. A causa di tale errore – si legge nel comunicato della controllata regionale – si è esaurita alle ore 13.09». Nel pomeriggio Aria ha rimesso mano al sistema, ricontattando i 907 genitori che erano stati coinvolti. «Alle ore 17:29 – scrive l’azienda – tutte le pratiche risultano corrette e le comunicazioni inviate».
Le polemiche
L’errore dei tecnici ha scatenata la polemica politica da parte delle opposizioni. L’attacco è arrivato dal capogruppo M5S Lombardia, Nicola Di Marco: «Anche oggi Aria Spa ha preso zero in pagella – afferma -. Annunciano, sbagliano, creano disagi ai cittadini su ogni tema, oggi è toccato ai nidi. Tema importante, delicato e atteso dalle famiglie lombarde. Aria non è nemmeno più un carrozzone ma un baraccone da circo che non fa ridere nessuno». Dello stesso tono il commento del consigliere regionale Pd Pietro Bussolati. «Il sistema informatico di Regione Lombardia sta facendo davvero tanti errori e credo che i cittadini meritino più rispetto. Occorre chiedere scusa. Oltre al bando Nidi Gratis, oggi è anche andato in tilt per l’ennesima volta il software in uso ai medici di base, che sono furenti perché così non riescono a lavorare e lo devono anche spiegare ai pazienti. Evidentemente sul fronte informatico in Regione ci sono problemi seri che vanno affrontati», conclude.
Foto copertina: immagine d’archivio