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Russia, vietato non volere figli: multe per chi si lamenta di essere genitore. Lo stop alla propaganda child-free

Il provvedimento sarà operativo con la firma della Camera Alta e di Putin. Il tentativo estremo per limitare il calo demografico (anche a causa della guerra in Ucraina)

Una nuova libertà sta per essere soppressa dal regime autoritario che guida la Russia, quella di chi dichiara non voler diventare genitore. La Camera Bassa dell’Assemblea Federale russa (Duma) ha approvato il disegno di legge che vieta la cosiddetta «propaganda child-free». All’entrata in vigore manca solo il passaggio, formale, alla Camera Alta e la firma del presidente Vladimir Putin. Da quel momento partiranno le multe per chiunque supporti idee contro la genitorialità e la procreazione. Scrivere sui social frasi come «I figli sono una responsabilità» sarà illegale, ha precisato la presidente della Commissione parlamentare per le questioni familiari, Nina Ostanina. L’operazione politica è il tentativo estremo di limitare il calo demografico, anche a causa delle perdite nella guerra in Ucraina. Come scrive Repubblica, la Duma ha anche approvato una stretta sull’adozione da Paesi che permettono la transizione di genere: tra questi l’Italia.

Le multe

Multe fino a 400mila rubli (intorno a 4mila euro) per chi promuove l’idea di non volere bambini. L’importo raddoppierà per i dipendenti pubblici e potrà arrivare anche a cinque milioni di rubli (circa 50mila euro) per le persone giuridiche. È un ulteriore attentato alle libertà delle persone. Un bilancio già aggravato dalle norme promosse dal governo ultra conservatore russo contro la comunità LGBTQIA+. Il provvedimento approvato oggi apre nuovi scenari e prefigura ulteriori divieti e censure. Si teme per nuove limitazioni al diritto all’aborto e alla vendita di preservativi.

Lo stop alle adozioni

L’Italia nel giugno del 2022 aveva già sospeso le adozioni internazionali in Russia a causa del conflitto in Ucraina. Il disegno di legge passato alla Duma prevede però che siano vietate per i cittadini di altri 14 Paesi. L’elenco compilato da Mosca include alcuni Stati dove è consentita la transizione di genere.

La ragione dietro il provvedimento: il calo demografico

A dipingere il quadro nefasto che ha davanti è lo stesso Cremlino che ha parlato di calo demografico «catastrofico». A settembre la Russia ha registrato il suo minimo storico in un quarto di secolo per quanto riguarda il tasso di natalità. All’estremo opposto invece quello di mortalità che galoppa ed è in costante aumento anche a causa del conflitto in Ucraina. Nei primi sei mesi del 2024 in Russia sono nati poco meno di 599.600 bambini: 16mila in meno rispetto all’anno passato. Il dato rappresenta il numero più basso dal 1999. I decessi sono invece aumentati di 49mila unità. Per il World Factbook della Cia, la Russia rientra tra i 40 Paesi col tasso di natalità più basso nel 2023: circa 9,22 ogni 1.000 abitanti. Nei prossimi 20 anni, sostiene l’agenzia di statistica statale Rosstat, la popolazione passerà da 146,1 milioni di abitanti a 130 milioni. Da qui l’invito di Putin alle donne a «fare sette e otto figli come le nonne e bisnonne». Alle parole sono seguiti anche gli incentivi che però non hanno ancora portato i frutti sperati. E pensare che il presidente russo aveva proclamato il 2024 come “anno della famiglia”.

In copertina: EPA/GAVRIIL I Il Presidente russo Vladimir Putin durante una riunione con i membri del Consiglio di sicurezza, Russia, 12 agosto 2024.

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