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Mps, al via alla terza tranche di vendite: arrivano Banco Bpm, Anima, Delfin e Caltagirone

13 Novembre 2024 - 22:23 Alba Romano
Il ministro Giorgetti: «Azione importante in modo serio e riservato». Il Tesoro vende il 15 per cento e incassa 1,1 miliardi

Quasi dopo un anno dall’avvio della privatizzazione, il ministero dell’Economia e delle Finanze vende la terza tranche di Mps. Via XX Settembre ha collocato il 15% della banca senese incassando 1,1 miliardi di euro, a un prezzo che incorpora un premio del 5% sulla chiusura di 5,52 euro. Ora arriva Banco Bpm, Anima, che ha preso un’altra quota del 3% (pari a 219 milioni) salendo così la sua partecipazione al 4%, e il gruppo Caltagirone, che ha rilevato il 3,5%: Francesco Gaetano Caltagirone ritorna così nella realtà senese dove, agli inizi del Duemila, era socio e vicepresidente. In serata si è aggiunta anche Delfin. La holding della famiglia Del Vecchio, che controlla Luxottica e ha partecipazioni in Mediobanca e Generali, ha rilevato il 3,5% del capitale.

Gruppo per gruppo ecco la percentuale in società

Il gruppo Caltagirone ha acquistato il 3,5 per cento del capitale del Monte dei Paschi di Siena. Mentre Anima ha annunciato di aver acquistato il 3%. Il corrispettivo complessivo per l’acquisto delle azioni, si legge in una nota, è pari a circa 219 milioni. Per effetto dell’acquisto delle ulteriori azioni della banca, la partecipazione complessivamente detenuta da Anima, che già deteneva l’1% circa del capitale sociale, raggiungerà il 4% circa. «Da sempre Anima ha come priorità il rafforzamento delle relazioni strategiche al centro del suo modello multi- partnership. Quella con Banca Monte dei Paschi, in particolare, è fonte di grande soddisfazione per i traguardi raggiunti insieme ai colleghi della rete Mps in questi quindici anni, e di entusiasmo per le prospettive di crescita futura», ha dichiarato l’ad di Anima Alessandro Melzi d’Eril. «Avevamo già dimostrato il nostro supporto partecipando all’aumento di capitale del 2022; non poteva esserci occasione migliore di questo collocamento azionario per esprimere il nostro apprezzamento per la Banca e ampliare gli orizzonti di una proficua collaborazione», ha aggiunto. La delibera sull’operazione, si legge nella nota, è stata assunta dal cda con il parere favorevole del comitato operazioni con parti correlate in quanto il Mef è parte correlata di Anima, controllando Poste, a sua volta azionista con quasi il 12% dell’asset manager.

Il ruolo di Bpm

Banco Bpm, dopo un cda straordinario, ha ufficializzato di aver acquisito il 5% di MPS. L’investimento dovrebbe essere di circa 370 milioni. «L’operazione – spiega Banco Bpm – ha un impatto sul Cet1 ratio di Banco Bpm al 30 settembre 2024 pari a -9 bps e non influirà sulla politica di distribuzione esistente. Sulla base delle ultime stime di consensus di Mps, l’investimento genererà un rendimento annuo del 14% circa sotto forma di dividendi, con un impatto positivo sull’utile per azione pari a circa il 2,5%».

Il ministro Giorgetti: «Azione importante in modo serio e riservato»

«Abbiamo portato a termine un’azione importante come avevamo annunciato nelle sedi istituzionali prevedendo la realizzazione di un’operazione di politica bancaria e finanziaria italiana volta a rafforzare l’azionariato di un player importante nel mercato del credito in modo serio e riservato come da sempre dichiarato in questi due anni di governo», ha dichiarato il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti su Mps.

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