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Andrea Stroppa difende Elon Musk: «L’attacco ai giudici? Non voleva ledere la sovranità dell’Italia»

Il referente in Italia del patron di X e Tesla ospite a Sky e La7 per smontare le polemiche dopo lo scontro con Mattarella: «Parlava da privato cittadino»

«Credo sia giusto ricordare che ha parlato da privato cittadino». Così il referente in Italia di Elon Musk, Andrea Stroppa, difende il patron di X in un’intervista su SkyTg 24. Parole che lo allineano a quelle pronunciate ieri, 13 novembre, a Otto e mezzo da Matteo Salvini. Il confronto a distanza tra Musk, critico verso i giudici italiani, e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accorso in loro difesa, ha agitato la maggioranza e l’opposizione. Prova a gettare acqua sul fuoco ora Stroppa: «Le parole di Musk sono frutto di un pensiero onesto riguardo a una tematica, non voleva ledere la sovranità del nostro paese né ledere le dinamiche». Avrebbe parlato quindi «da imprenditore e non da figura di un’amministrazione che entrerà in carica tra qualche mese», sostiene l’informatico. Che ha parlato anche dell’inchiesta sulla controllata Sogei nella quale è indagato. Stroppa in mattinata è stato poi ospite anche di David Parenzo a L’aria che tira su La7.

Stroppa: «Nessuno può intimidire Musk»

Nulla fa però pensare che l’imprenditore farà una marcia indietro: «Ha avuto problemi con l’amministrazione Biden perché diceva quello che pensava. Se qualcuno pensa di intimidirlo non ha capito chi è», riporta Stroppa. Che ricorda anche un possibile precedente tra il capo dello Stato e il patron di X: «È vero che Mattarella in passato ha parlato di oligarchi del digitale e qualcuno ha letto un riferimento a Musk». Ma schivando le polemiche, Stroppa cita il legame speciale del suo mentore con la Penisola: «Nel 2023 un terribile alluvione colpì l’Emilia Romagna e Musk, pur non avendo contatti con il governo italiano perché non conosceva ancora Meloni, alle 6 di mattina americane fece partire un team di esperti Starlink, iniziativa attuata anche quando è scoppiata la guerra in Ucraina. Se non ci fosse stato Starlink, i russi per prima cosa avevano disattivato comunicazioni ucraine». E su un possibile ritiro del sistema satellitare per un eventuale disimpegno Usa a Kiev, taglia corto: «Starlink è considerato in Usa un asset strategico del governo americano che si attiva e si disattiva in accordo con l’amministrazione Usa, Musk non può disattivarlo da solo, quando fu disattivato in Ucraina fu una decisione del governo americano. Chi non sa come funziona Starlink dice idiozie».

Sull’inchiesta: «Va sempre rispettato il magistrato»

«La giustizia deve fare il suo corso, io sono indagato ed è anche un’opportunità per potersi difendere, va sempre rispettato il magistrato e bisogna aspettare gli accertamenti dei fatti. Ben venga l’indagine, è pesante a livello personale ma è giusto, cosi funziona in un paese democratico», è il parere di Stroppa. L’analista informatico è indagato per concorso in corruzione nell’ambito dell’inchiesta che ha terremotato la controllata dello Stato Sogei. L’analista informatico avrebbe ricevuto da un ufficiale della Marina un documento che riguardava i progetti del governo sul possibile utilizzo dei satelliti Starlink, prodotti dall’azienda SpaceX (fondata da Musk). 

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