Margaret Spada, lo studio senza attrezzature e i documenti spariti: perché ora la posizione dei due medici può aggravarsi
Potrebbe aggravarsi la posizione dei due medici indagati per la morte della 22enne Agata Margaret Spada. La giovane è deceduta il 7 novembre, tre giorni dopo un’operazione di rinoplastica nel loro studio di via Pavese a Roma, ora sotto sequestro. Marco e Marco Antonio Procopio, padre e figlio, risultano al momento indagati per omicidio colposo. Sarebbero però pronte a scattare nuove accuse, anche profili amministrativi, relative alla Procopio Medicina e Chirurgia Estetica e alla presunta assenza di attrezzature idonee in caso di emergenze. La ragazza, infatti, ha manifestato una forte reazione di insofferenza fisica a seguito dell’anestesia, per poi non riprendersi più. Sotto la lente degli inquirenti anche la possibilità che padre e figlio non abbiano seguito le procedure e le linee guida (o quantomeno «le buone pratiche») per l’intervento di chirurgia estetica. I due raccontavano di basare le loro tecniche innovative su «competenze particolari apprese in Brasile».
I documenti scomparsi (o mai esistiti)
A chiarire buona parte dei sospetti sarà l’autopsia, condotta nella giornata di domani venerdì 14 novembre al Policlinico di Tor Vergata. Gli accertamenti nello studio in zona Eur sono invece in mano ai carabinieri del Nas, che dovranno anche chiarire perché nel centro medico non sia stato rinvenuto nessun documento relativo a nessun paziente. Nemmeno una banale attestazione del consenso informativo o, se per questo, qualcosa che attesti il pagamento del filler da parte di Agata Margaret Spada.
Il racconto del fidanzato
La giovane siciliana, recatasi a Roma per correggere un «inestetismo della punta del naso» dopo aver visto un video TikTok dei due sanitari, aveva prenotato l’intervento durante l’estate. Si è poi recata a inizio novembre nella capitale insieme al fidanzato, che con il telefonino ha filmato tutta la scena in sala operatoria dopo essere stato richiamato d’urgenza all’interno per riferire di eventuali allergie della paziente. Secondo quanto il ragazzo ha raccontato agli inquirenti, la mattina dell’operazione – era il 4 novembre – Agata Margaret Spada aveva mangiato mezzo panino e bevuto una bevanda analcolica. Prima di dirigersi nello studio di chirurgia estetica.