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Rinoplastica e rinofiller, così è morta Margaret Spada: «Rischi ed effetti avversi possono essere drammatici»

margaret spada morte studio autorizzazione
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L'indagine punta sulle autorizzazione del centro estetico. L'inchiesta su Marco e Marco Antonio Procopio, padre e figlio

Si chiamano Marco e Marco Antonio Procopio, sono padre e figlio e sono indagati per la morte di Agata Margaret Spada. Il reato contestato è omicidio colposo e il loro studio in via Pavese all’Eur è stato sequestrato. Anche perché era un ambulatorio in un condominio e non sono state trovate cartelle cliniche dell’intervento sulla 22enne deceduta al Sant’Eugenio di Roma dopo l’anestesia ricevuta. Gli uffici della Procopio Medicina e Chirurgia Estetica promettevano un intervento di 20 minuti in ambulatorio al costo di 2.800 euro su TikTok. «Rimodellamento del naso in 20 minuti», era lo spot nel reel. Lei da Lentini il 4 novembre ha preso un volo per Roma insieme al fidanzato. Che ha filmato la sua agonia nell’ambulatorio romano.

Dopo l’anestesia

Secondo il racconto del ragazzo e della famiglia, rappresentata dall’avvocato Alessandro Vinci, Margaret ha iniziato a manifestare segni di insofferenza fisica dopo l’anestesia. I medici hanno tentato di rianimarla. Poi hanno chiamato Salvatore Sferrazzo per chiedergli le eventuali allergie della ragazza. A quel punto lui è entrato nella sala operatoria per filmare con il telefonino cosa stava accadendo. Lei è finita in ospedale dove è morta tre giorni dopo. Il pubblico ministero Erminio Amelio indaga sull’autorizzazione del centro a eseguire interventi come la rinoplastica e sulla corretta informazione riguardo i rischi. Secondo i due esercenti l’ambulatorio si avvaleva di competenze innovative «apprese negli anni in Brasile». Dei 2.800 euro non è stata trovata traccia nella contabilità. Segno che per il filler rinoplastico probabilmente Agata Margaret Spada ha pagato in nero.

Choc anafilattico

Sulle cause della morte si parla di uno choc anafilattico. Per questo sono stati ordinati anche gli esami tossicologici. Maurizio Ressa, presidente della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva rigenerativa ed Estetica, spiega al Corriere della Sera: «Complicanze ci possono essere sempre e il medico deve essere pronto, in un ambulatorio chirurgico, a fronteggiare l’imprevisto, lo choc anafilattico. La verità? Siamo davanti a un mercanteggiamento continuo, permesso dalla legge». Dal 2023, sono state 124 le ispezioni dei Nas presso le strutture. In 53 casi — quasi uno su due —c’erano irregolarità, con 49 denunce penali e 24 multe. I costi per avere i nasi perfetti arrivano a 6.500 euro. Ma c’è differenza tra rinoplastica e rinofiller.

Rinoplastica e rinofiller

Per una rinoplastica estetica in day hospital si spende molto. Servono 150 euro per una visita pre-operatoria e 6.500 per l’intervento. Se il difetto percepito non è così evidente o semplicemente se si vuole risparmiare si usa il rinofiller. «Il naso appare più corto, camuffa la gobbetta e serve a sollevare la punta del naso, ma va rifatto ogni 6-8 mesi», spiega la dottoressa contattata su TikTok da Repubblica. «Possono farlo anche le minorenni con l’ok di almeno un genitore». Il costo? «250 euro». Niente tamponi, niente cerotti, niente cicatrici, nessuna degenza, pochi minuti e via: «Mezz’ora e 300 euro per le punturine. Di neo maggiorenni ne vengono di continuo, lo pagano da sole con la paghetta o i primi soldi guadagnati».

20 minuti per un intervento

Franco Bassetto, professore ordinario a Padova, e presidente della Società di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica (Sicpre), spiega a Repubblica che «Venire da noi non è come andare dall’estetista». I rischi si evitano «intanto scegliendo chirurghi esperti. Il primo consiglio è di parlare con il medico curante, che conosce il paziente. La Sicpre ha 1.500 iscritti i cui nomi sono tutti sul nostro sito». Bassetto dice che «già parlando con il medico si capiscono tante cose. Poi l’ambiente conta. Se si viene ricevuti in un appartamento, deve insospettire. La nostra professione richiede spazi idonei, ospedali o cliniche». C’è chi offre di rifare il naso in 20 minuti: «Venti minuti sono pochi. E che dire dei prezzi? C’è chi offre il botox a 30 euro rispetto ai 250 che ti propongono altri dottori. Certe differenze di prezzo devono insospettire. L’amica che ti dà il consiglio perché magari a lei in uno studio le cose sono andate bene non basta. Bisogna confrontarsi col proprio medico».

Interventi inappropriati e proposte indecenti

Bassetto dice che incontra giovani che chiedono interventi inappropriati: «Ricevo quelle che definisco proposte indecenti, come quando le ragazze mi chiedono protesi al seno spropositate. Io le faccio ragionare, dico che magari a 20 anni possono piacergli ma poi invecchieranno e il loro corpo cambierà forma. Diventeranno grottesche». E gli interventi di medicina estetica «devono essere fatti da professionisti seri e purtroppo in questo campo non c’è una specializzazione ministeriale, I rischi ci sono anche con i filler, gli effetti avversi possono essere drammatici. Ai pazienti consiglio di farsi sempre dare l’attestazione sul materiale utilizzato».

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