Parma, autista di bus picchiato da un sedicenne alla fermata: «Gli ho detto di spostarsi, ma ho preso un pugno e una bottigliata in testa» – Il video
Un autista di autobus è stato aggredito ieri a Parma, nei pressi della pensilina di Via Mariotti. Ieri sera, un autista della Tep, la compagnia che gestisce i trasporti locali della città emiliana, è stato vittima di un’aggressione da parte di un minorenne mentre attendeva di iniziare il proprio turno lungo la via che lambisce il mercato coperto. «Stavo chiacchierando con i miei colleghi», ha raccontato Davide Landini a La Gazzetta di Parma, quando si è avvicinato un ragazzino di quelli che stanno sempre qui in zona. Si vedeva che era nervoso, agitato. Cercava la rissa. «Noi non gli abbiamo dato nessun pretesto, solo chiesto di allontanarsi. Lui d’un tratto mi ha tirato un pugno in faccia». Da lì, come si vede anche nei video della scena, la situazione è rapidamente degenerata. Sono intervenuti due carabinieri in borghese già in zona alla luce passati episodi di violenza da parte di baby gang e ne è nata una rissa nel mezzo della quale l’autista è stato colpito da una bottigliata in testa.
Calci e pugni all’autista di bus a Parma
Nelle immagini si vedono persone trascinate e calci e pugni sferrati. Alla fine, le forze dell’ordine hanno arrestato un ragazzo di 16 anni, mentre gli amici del giovane hanno tentato di ostacolare il fermo, innescando ulteriori momenti di tensione che hanno bloccato il traffico. In una nota ufficiale, TEP ha espresso «massima solidarietà e vicinanza» al proprio dipendente, definendo l’accaduto «un episodio isolato, ma di estrema gravità», e ha ribadito l’impegno dell’azienda nel garantire la sicurezza del personale e dei passeggeri. A tal proposito, l’azienda ha comunicato di aver stanziato circa 40mila euro per rinforzare la sicurezza sui mezzi durante il periodo settembre-dicembre 2024, con squadre di assistenti a bordo dei principali autobus, spesso in collaborazione con i controllori.
Le aggressioni sui trasporti pubblici
Inoltre, Tep ha annunciato una stretta collaborazione con le autorità locali per adottare ulteriori misure a tutela degli operatori di trasporto. Quello della sicurezza per chi lavora sui mezzi pubblici è una delle ragioni che portano le associazioni di categoria a indire i numerosi scioperi visti in questi mesi. Nelle scorse settimane un capotreno dei treni regionali liguri è stato accoltellato in servizio, mentre pochi giorni dopo una sua collega di Trenord è stata presa a schiaffi da un passeggero per avergli chiesto di spegnere una sigaretta.