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Il 30enne italiano arrestato in Russia con 170 grammi di hashish: «Nascosti in moto tra le noci». Rischia fino a 20 anni di carcere

14 Novembre 2024 - 15:42 Ugo Milano
frontiera russia arrestato italiano hashish carcere
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Il consolato italiano di San Pietroburgo segue da vicino il caso: l'uomo entrava nel Paese dalla Lettonia

Un italiano di 30 anni è stato arrestato lo scorso settembre dagli agenti della dogana russa. Sarebbe stato trovato in possesso di circa 170 grammi di hashish. Lo ha reso noto solo oggi, giovedì 14 novembre, la polizia di confine di Mosca . Secondo quanto si legge nel comunicato, l’uomo – le cui generalità non sono al momento note – stava viaggiando in moto e tentava di entrare in territorio russo dalla Lettonia attraverso il valico di frontiera di Ubylinka. Durante l’ispezione del veicolo e dei bagagli, scrivono le forze dell’ordine russe, «gli agenti hanno trovato nella cassetta degli attrezzi una scatola con noci e frutta secca e, al suo interno, due piccoli bricchi con una sostanza plastica di colore verde-marrone».

Cosa rischia il 30enne

A seguito di alcuni veloci test, sarebbe quindi stata evidenziata la presenza di una sostanza stupefacente, poi identificata come hashish compresso. Questa droga, specificano sempre nel comunicato, «sul mercato nero può arrivare a costare fino a mezzo milione di rubli», cioè l’equivalente di poco meno di 4.800 euro. Al momento l’uomo è detenuto con l’accusa di contrabbando di sostanze stupefacenti, aggravate dalla grande quantità. Per questo reato l’articolo 229.1 del Codice penale di Mosca stabilisce una condanna fino a 20 anni di reclusione. Il caso è attualmente seguito dal consolato italiano di San Pietrburgo.

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