Saluti romani e svastica sulla lavagna: «Siamo e saremo fasci». Il video cha agita il Liceo Avogadro di Roma
Un altro episodio di saluti romani, ancora una volta tra i banchi di una scuola della capitale. Dopo il caso al Liceo Montessori, è il turno dell’Avogrado, istituto vicino a corso Trieste, prestigiosa zona residenziale di Roma. Il tutto è stato ripreso da un telefonino e il video ha fatto il giro della chat. Nelle immagini si vedono alcuni studenti cantare l’Inno di Mameli, poi un compagno esibirsi davanti alla telecamera in un saluto fascista. Come riporta Repubblica, sulla lavagna elettronica (Lim) è stata anche disegnata una svastica ed è stata aggiunta una scritta: «Siamo e saremo fasci». L’episodio sarebbe avvenuto mentre la docente era in classe. Dura la condanna della preside del liceo Katia Tedeschi: «La scuola non può tollerare atti di discriminazione, violenza, bullismo o qualsiasi altra forma di intolleranza».
La reazione della dirigente
Sulla vicenda sono in corso le valutazioni della scuola che promette di prendere provvedimenti. La dirigente ribadisce l’impegno portato avanti dal corpo docente nonostante il triste episodio: «Ogni giorno la comunità educante del liceo Avogadro lavora con zelo per la costruzione di un luogo di apprendimento e crescita ispirato ai principi fondamentali della Costituzione e ai valori della democrazia. Per questo promuoviamo iniziative volte al dialogo, al confronto costruttivo, a sostenere diversità e inclusione, a sviluppare il senso di responsabilità e cittadinanza e all’educazione e al rispetto delle regole». E perciò garantisce: «Qualsiasi comportamento o azione che si discosti dai principi costituzionali e democratici e che mini al nostro equilibrio sarà attentamente valutato e, se necessario, portato alle opportune sedi decisionali».
L’accusa della Rete degli Studenti
Come già aveva segnalato il collettivo Rete degli studenti medi nel caso del Montessori, i protagonisti del video all’Avogrado apparterrebbero a una lista vicina all’organizzazione neofascista “Generazione Popolare”. L’accusa viene rilanciata da alcuni giovani del collettivo Agorà: «Nel video è possibile individuare un candidato della lista Iter, nonché ex rappresentante d’istituto, che fa il saluto romano davanti ad alcuni suoi compagni di classe che intonano l’inno di Mameli con dietro una bandiera appartenente al Regno di Italia». La lista sarebbe apartitica ma «è innegabile che faccia gli interessi dell’organizzazione neofascista», spiegano da Agorà. Per questo chiedono «lo scioglimento delle organizzazioni giovanili di matrice neofascista e il ritiro delle candidature, oltre che le dimissioni di tutte le cariche relative alle liste legate a esse, come Iter, perché mettono a repentaglio il clima di confronto democratico all’interno dei luoghi del sapere». Per il collettivo, l’episodio rappresenta un motivo in più per partecipare domani, 15 novembre, allo sciopero studentesco ribattezzato “No Meloni Day”.