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Ca’ Dario a Venezia, il palazzo “maledetto” è stato venduto. I suoi proprietari morti o falliti: da Raul Gardini al manager degli Who

Ca' Dario ha una triste fama. L'acquirente ha sborsato 18 milioni di euro, ma è rimasto anonimo

Mille metri quadrati di superficie, un giardino di 170 metri quadri sul retro e poi la posizione: davanti al Canal Grande e a pochi metri dalla Basilica di Santa Maria della Salute. Una descrizione del genere farebbe gola a qualsiasi magnate o vip desideroso di avere una residenza di lusso a Venezia, ma Ca’ Dario da tempo era rimasto invenduto. Fino a qualche giorno fa, come scrive Giorgia Zanierato sul Corriere, quando l’edificio è stato venduto a un acquirente rimasto anonimo alla cifra di 18 milioni di euro. Anche la più grande casa d’aste al mondo, Christie’s, voleva disfarsene e per questo aveva incaricato l’agenzia toscana Romolini Immobiliare.

La storia

Sul perché di tale difficoltà è presto detto: Ca’ Dario è conosciuto anche come «il palazzo maledetto» infatti tutti i suoi proprietari sono morti in maniera tragica o falliti. Tra le “vittime” c’è l’imprenditore Raul Gardini e il manager della band The Who Christopher «Kit» Lambert. Anche il regista statunitense Woody Allen, prima interessato, se ne tenne alla larga. Dell’ultimo proprietario non si conosce l’identità. Ma dal 1479, anno della costruzione, al 2006 si sa della storia sfortunata di chiunque abbia posseduto le chiavi di palazzo Ca’ Dario. Il sangue inizia a scorrere appena dopo la sua edificazione. Il segretario del Senato veneziano Giovanni Dario lo diede in dote alla figlia Marietta. Ma il marito di lei, Vincenzo Barbaro, perse la sua fortuna e venne assassinato: Marietta per il dolore si suicidò e il figlio Vincenzo fu vittima di un agguato in Grecia.

La “sfortuna”

Nei secoli la sfortuna continua a perseguitare tutti i proprietari del palazzo fino ad arrivare a personaggi più noti. Il manager del gruppo The Who Christopher «Kit» Lambert durante il suo soggiorno a Venezia iniziò a diventare dipendente dalle sostanze stupefacenti. La droga lo portò all’arresto e al crack economico. Nel 2002 il palazzo ospitò il bassista della band, John Entwistle, per una settimana: morì per un infarto. Il finanziere Raul Gardini fu anche proprietario di Ca’ Dario: rimase coinvolto nello scandalo di Tangentopoli e si suicidò nel 1993.

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