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Delmastro replica alle polemiche per le frasi sulla nuova auto blindata del 41-bis: «È alla mafia che non diamo respiro» – Il video

15 Novembre 2024 - 20:29 Alba Romano
La parole del sottosegretario alla Giustizia durante la presentazione delle nuove macchine della penitenziaria fanno discutere. Italia Viva torna a chiederne le dimissioni

«Come noi non lasciamo respirare chi sta dietro a quel vetro oscurato è per me un’intima gioia». Queste parole, pronunciate dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove durante la presentazione delle nuove autoblindate della polizia penitenziaria, arrivano dopo un climax retorico. Di certo, più che di tono istituzionale, è un discorso che viene (decisamente troppo) dalla pancia. «Sarò forse anche infantile, un po’ fanciullesco, ma l’idea di vedere sfilare questo potente mezzo che dà prestigio, con il Gruppo Operativo Mobile sopra», ha detto durante la presentazione ufficiale a Roma delle 36 nuove SsangYong Rexton Dream e-XDi220. Vale a dire l’autovettura per il trasporto dei detenuti in regime di 41-bis, con tanto di finestrini scuri, cellula detentiva interna, telecamere, geolocalizzazione, allarme perimetrale e blocca porte gestibili da console.

Delmastro ha continuato: «L’idea di far sapere ai cittadini chi sta dietro a quel vetro oscurato, come noi sappiamo trattare chi sta dietro a quel vetro oscurato, come noi incalziamo chi sta dietro a quel vetro oscurato, come noi non lasciamo respirare chi sta dietro a quel vetro oscurato credo sia, anzi è sicuramente per il sottoscritto, una intima gioia».

Renzi: «Delmastro si dimetta»

Parole che non sono sfuggite a Matteo Renzi. In risposta un post del giornalista Marco Fattorini, che ripubblicava il video del discorso del sottosegretario, il leader di Italia Viva ha attaccato duramente Delmastro. «Il giorno in cui il sottosegretario si vergognerà sarà comunque troppo tardi», ha scritto su X. «Ma intanto che si dimetta. Subito. Sono parole vergognose, orribili, indegne di un uomo che dovrebbe rispettare la Costituzione e lo Stato di diritto». Secondo i dati del 31 ottobre 2024, i detenuti nelle carceri italiane sono 62.862 (4mila più di un anno fa), su 51.181 posti disponibili. Il tasso di sovraffollamento nazionale medio delle strutture detentive è oltre il 130%. In moltissimi istituti oltre il 150% e in alcuni (San Vittore a Milano ne è un esempio) oltre il 200%. A ciò si aggiunge il problema dei suicidi: nel 2024 sono stati 80.

La replica di Delmastro

A polemica innescata, il sottosegretario alla Giustizia ha precisato che le sue parole erano strettamente collegate alla lotta alla criminalità organizzata: «Ci mancherebbe altro che diamo respiro alla mafia e alla criminalità organizzata». Il virgolettato è riportato dall’Adnkronos, che scrive anche di una certa «amarezza», filtrata da Delmastro, «per il fatto che fino a oggi nessuno ha pensato di dotare questo gruppo specifico di questo tipo di auto che consente il trasporto in sicurezza».

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