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«Lo Stagista», la terapia online di Unobravo e la lotta contro i tabù della salute mentale: «Lo schermo abbatte barriere» – Il podcast

15 Novembre 2024 - 11:42 Ugo Milano
Nella quarta puntata del podcast di Filippo Grondona la clinical director della più grande piattaforma di psicologi, Valeria Fiorenza Perris, racconta i vantaggi della “terapia a distanza”

«Prima dell’incontro tra psicologo e paziente c’è l’incontro tra due persone». La chiave di tutto è la fiducia: questa la certezza di Valeria Fiorenza Perris, 37enne psicologa psicoterapeuta e clinical director di Unobravo. Da startup online a realtà aziendale con oltre seimila terapeuti, lo scopo di Unobravo è quello di rendere la terapia a misura di ognuno. In un mondo dove rimane comunque un argomento tabù. «Non è ancora così sdoganato andare dallo psicologo, anche se è molto meglio di prima», sostiene Perris nella quarta puntata del podcast audio e video Lo Stagista di Filippo Grondona, prodotto da Faro Entertainment e SBAM Noisy Ideas in media partnership con Open. La puntata sarà disponibile su tutte le principali piattaforme audio e in video su Spotify e sul profilo YouTube di Filippo Grondona a partire da venerdì 15 novembre 2024.

La missione di Unobravo

Unobravo, fondata dalla psicologa Danila De Stefano, ha lo scopo proprio di inserirsi in quel vuoto ed entrare nelle case delle persone. Nata come servizio per aiutare gli italiani all’estero, ora è una affermata società Benefit. Costo contenuto, modalità “da remoto” e la possibilità di un incontro conoscitivo per scegliere il miglior professionista con cui confrontarsi. Con l’aiuto di un alleato non previsto, lo schermo: «Contribuisce ad abbattere una serie di schemi difensivi, ci si avvicina di più e più rapidamente». Lo scopo però non si distanzia in alcun modo da quello della terapia più tradizionale: «Lo psicologo crea un contesto protetto in cui fare emergere le dinamiche e in cui poter intervenire su quelle dinamiche per creare cambiamento». L’importante è capire che – attraverso un device o sul divanetto di uno studio – il rapporto che si instaura è tra due esseri umani. C’è quindi bisogno di cancellare qualunque pregiudizio e «pretesa di infallibilità». Mettersi accanto al paziente, essere autentici, «riconoscere il suo dolore». E semplicemente ascoltare.

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