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Israele, due bombe contro la casa di Netanyahu: «Cadute nel cortile, ma il premier non era in casa»

16 Novembre 2024 - 22:20 Ugo Milano
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Lo Shin Bet ha avviato un'indagine approfondita sull'accaduto

Due ordigni sono stati lanciati contro l’abitazione privata del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Cesarea, in Israele, e sono atterrati nel cortile. Stando alle prime informazioni, diffuse dal Times of Israel, né il premier né i membri della sua famiglia si trovavano in casa al momento dell’attacco e non sarebbero stati riportati danni materiali. Lo Shin Bet, l’agenzia di sicurezza interna di Israele, e la polizia hanno avviato un’indagine approfondita sull’accaduto. Il presidente Isaac Herzog ha sottolineato «il rischio di un’escalation pericolosa». L’attacco contro l’abitazione arriva non molto tempo dopo un altro attacco contro la residenza di Netanyahu: in quell’occasione, un drone lanciato dal Libano aveva colpito una facciata dell’edificio. Anche in quel caso, il premier non si trovava sul luogo.

Bombe illuminanti

Gli ordigni caduti nel cortile sarebbero due bombe illuminanti lanciate dal mare: è il primo dettaglio emerso dall’inchiesta urgente avviata dallo Shin Bet e della polizia. I leader dei partiti come Yair Lapid, Benny Gantz e Avigdor Lieberman hanno condannato l’attacco e hanno invitato a perseguire i colpevoli con severità. Anche il ministro della Sicurezza israeliano Itamar Ben Gvir ha messo in guardia dall’escalation, affermando che «l’incitamento contro Netanyahu ha superato ogni limite»

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