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Roma, studentessa di 23 anni muore in un incidente stradale: erano in sei sulla stessa auto

Lo scontro nella notte del 16 novembre in via Tiburtina. La vettura avrebbe tamponato un veicolo che la precedeva: un altro ragazzo è in ospedale

Una studentessa di 23 anni, Noemi M., è morta in un incidente stradale che si è verificato in via Tiburtina (Roma) nella notte di sabato 16 novembre. La ragazza era insieme ad altre 5 persone, tutti studenti fuori sede provenienti da Cosenza e dall’Abruzzo, su una Opel Mokka. Alla guida del veicolo, come scrive Il Messaggero, c’era un’altra giovane, R.M., di 24 anni. Un altro ragazzo è in gravi condizioni ed è stato trasportato in codice rosso al policlinico Tor Vergata. Secondo una prima e parziale ricostruzione, l’Opel avrebbe tamponato un’altra auto che la precedeva a forte velocità andando in testacoda. Numerose le autorità dispiegate. Sempre lungo via Tiburtina, qualche giorno fa, erano stati investiti tre vigili che stavano completando i rilievi su un altro incidente.

L’incidente

L’impatto si è verificato intorno alle 2 di notte all’altezza del cavalcavia per Portonaccio, dopo il Verano. L’Opel Mokka avrebbe tamponato un’altra auto e i ragazzi, tutti studenti universitari fuori sede, sono stati sbalzati fuori dall’auto. Per Noemi M. che era seduta sul sedile anteriore lato passeggero non c’è stato nulla da fare, mentre un altro ragazzo è in codice rosso al policlinico Tor Vergata. Tra i motivi dell’incidente potrebbe esserci il consumo di alcol, ma gli accertamenti sono in corso. La ragazza che era al volante è stata sottoposta agli esami di rito e si aspettano i risultati. Gli altri ragazzi non sembrano aver riportato ferite rilevanti.

I soccorsi e gli accertamenti

Dopo l’incidente, la Polizia locale ha chiuso temporaneamente la strada per facilitare i soccorsi e gli accertamenti. Sul posto sono intervenute le autopattuglie dei gruppi Sapienza, Tiburtino, Monte Mario, Prati e Gpit. «Esprimiamo cordoglio per l’ennesima giovane vita stroncata  sulle strade romane ed apprezziamo gli sforzi profusi dal Conando Generale del Corpo per far si che i poliziotti Locali lavorano in Sicurezza, in attesa di protocolli operativi», dichiara in una nota il Segretario Romano del SULPL Marco Milani. «Occorre aumentare i controlli, colmando  la pianta organica del Corpo di Polizia Cittadino delle 2500 unitá che da troppi anni mancano all’appello», concludono dal Sindacato.

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