Centro sperimentale di cinematografia, gli autori scrivono a Giuli e puntano sull’anti-Barbareschi: «Gianni Amelio è la figura giusta, è super partes»
Una figura super partes che sappia unire e non risulti in una presa di posizione politica. Con queste motivazioni le associazioni degli autori Anac, 100 Autori, Wgi e Aidac hanno scritto una lettera al ministro Alessandro Giuli affinché scelga il regista Giani Amelio alla guida del Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Una nomina che si è resa necessaria dopo le dimissioni di Sergio Castellitto, circa un anno dopo aver ricevuto la carica. Un suggerimento, quello al ministro della Cultura, che arriva nella stessa giornata dell’autocandidatura di Luca Barbareschi allo stesso ruolo: «Anche se per ora non c’è niente di ufficiale, so che è stato fatto il mio nome e ringrazio per questo. Se si concretizzasse l’offerta sarei felice di accettare», aveva detto a Repubblica, difendendo il suo curriculum e anche il voto a Giorgia Meloni: «Posso avere il diritto di dirlo? Siamo in democrazia, sono un uomo libero». La lettera degli autori prova invece a disinnescare qualsiasi polemica sulla figura che andrebbe a dirigere il Centro. Amelio, 79 anni, nato in provincia di Catanzaro e cresciuto dalla madre e dalla nonna, con il papà costretto a emigrare in Argentina, è regista e sceneggiatore. Tra le sue opere più famose, Il ladro di bambini, Hammamet, Così ridevano, Lamerica, L’intrepido e Il primo uomo.
La candidatura di Gianni Amelio
«Riteniamo che sia importante che in una scuola di cinema dove si impara a diventare registi, il presidente sia una figura importante, prestigiosa, super partes. La figura di Gianni Amelio rientra in queste caratteristiche», ha spiegato a la Repubblica Francesco Martinotti, rappresentante dell’Anac, ricordando che Amelio per dieci anni ha già lavorato presso il centro. di A sostenere la sua candidatura si è unito il Movimento 5 Stelle, che da subito aveva avversato quella di Barbareschi. L’attore e conduttore tv aveva criticato i pentastellati, e oggi gli risponde il deputato Gaetano Amato: «Per rispondere alle nostre critiche sulla possibilità di fargli dirigere il Csc, accenna alle sue benemerenze affermando che “tutti i 5 stelle insieme non raggiungono i miei titoli”. Non sappiamo a quali titoli si riferisca, se a quelli di studio (ha un diploma liceale mentre il 90% degli eletti del M5S è laureato), a quelli artistici (non mi pare che abbia legato una sua interpretazione a qualcosa rimasta nella storia del cinema, della tv o del teatro), a quelli da scrittore (non mi risultano premi né vendite record dei suoi scritti). Ricordiamo piuttosto che sotto la sua gestione una istituzione culturale prestigiosa come il teatro Eliseo è finita sull’orlo del baratro, con tutto il codazzo di polemiche e guai giudiziari derivate dalla sua gestione».
Foto di copertina: ANSA/FABIO FRUSTACI | Gianni Amelio all’81esima Mostra internazionale del cinema di Venezia, 31 agosto 2024