Elezioni regionali in Emilia-Romagna, alle 12 affluenza dimezzata all’11,5%. La sfida tra De Pascale e Ugolini per il post Bonaccini
Alle 12 di domenica 17 novembre hanno votato l’11,5% degli aventi diritti al voto per le elezioni regionali dell’Emilia-Romagna. Un dato in forte calo rispetto al 2020, dimezzato, ma in quella occasione si votava in una sola giornata. Gli elettori tornano alle urne con un anno di anticipo rispetto alla normale scadenza del mandato. Il governatore uscente Stefano Bonaccini si è candidato e ha ottenuto un seggio alle elezioni europee di giugno con quasi 390mila preferenze e, data l’incompatibilità delle cariche, ha dovuto lasciare la presidenza di Regione. Così ora si sfidano nelle urne il sindaco di Ravenna Michele De Pascale per il centrosinistra e la candidata di centrodestra-indipendente Elena Ugolini, oltre a Federico Serra per la sinistra. I seggi rimangono aperti per tutta domenica 17 novembre, dalle 7 alle 23, e nuovamente dalle 7 alle 15 lunedì 18 novembre. Stessi giorni e orari dell’altro voto per la Regione, quello in Umbria.
L’esponente del Partito democratico, sindaco dal 2016 e presidente dell’Unione delle province italiane De Pascale è il candidato favorito alla vittoria. In una regione, con circa 3,5 milioni di abitanti, che da oltre 50 anni esprime solo governatori di sinistra. De Pascale è sostenuto da un’ampia coalizione, con M5s, Avs e tutta l’area lib-dem compresa Italia Viva. Ugolini, sottosegretaria all’Istruzione durante il governo Monti, è preside dal 1993 delle scuole paritarie d’eccellenza Malpighi, a Bologna ed è stata scelta dal centrodestra per provare a sottrarre l’Emilia-Romagna allo schieramento opposto.
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Foto di repertorio: EPA/GIORGIO BENVENUTI