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Papa Francesco: «Su Gaza bisogna indagare a fondo per determinare se è in atto un genocidio»

17 Novembre 2024 - 06:57 Ugo Milano
papa francesco genocidio gaza israele libro
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Nel libro in uscita martedì 19 novembre per il Giubileo 2025, di cui La Stampa in esclusiva pubblica un estratto, il Pontefice ragiona su famiglia, immigrazione e i grandi temi del nostro tempo

«A detta di alcuni esperti, ciò che sta accadendo a Gaza ha le caratteristiche di un genocidio. Bisognerebbe indagare con attenzione per determinare se s’inquadra nella definizione tecnica formulata da giuristi e organismi internazionali». È un passaggio del libro di Papa Francesco, La speranza non delude mai. Pellegrini verso un mondo migliore, pensato per anticipare il Giubileo 2025 e che uscirà martedì 19 novembre in Italia. La Stampa ne ha pubblicato in anteprima un estratto. Un passaggio destinato a far rumore, tra riflessioni su famiglia ed educazione, migrazioni, crisi climatica, guerre e altri temi di stretta attualità. È proprio ragionando di migrazioni, anche dovute ai conflitti, che il Pontefice si sofferma su quanto sta avvenendo a Gaza e in Medio Oriente. Alla «globalizzazione dell’indifferenza dobbiamo rispondere con la globalizzazione della carità e della cooperazione», scrive il Papa nell’estratto pubblicato dal quotidiano torinese, «pensiamo agli esempi recenti che abbiamo visto in Europa. La ferita ancora aperta della guerra in Ucraina ha portato migliaia di persone ad abbandonare le proprie case, soprattutto durante i primi mesi del conflitto. Ma abbiamo anche assistito all’accoglienza senza restrizioni di molti Paesi di confine, come nel caso della Polonia».

La richiesta di indagine sulla Striscia di Gaza

Poi la riflessione sulla Striscia di Gaza, che dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 è sta l’obiettivo di intensi bombardamenti da parte delle forze israeliane, ormai da oltre un anno. «Qualcosa di simile è accaduto in Medio Oriente», aggiunge il Pontefice, «dove le porte aperte di nazioni come la Giordania o il Libano continuano a essere la salvezza per milioni di persone in fuga dai conflitti della zona». Quindi il passaggio sulla Striscia: «Penso soprattutto a chi lascia Gaza nel pieno della carestia che ha colpito i fratelli palestinesi a fronte della difficoltà di far arrivare cibo e aiuti nel loro territorio». Sono queste le frasi immediatamente precedenti alle riflessioni sul possibile genocidio in atto nei territori palestinesi, senza citare Israele, che suggeriscono un’inchiesta internazionale indipendente su quanto sta avvenendo in quell’area. A partire non solo dagli attacchi missilistici, ma sopratutto sulle condizioni della popolazione, da mesi costretta muoversi internamente nella Striscia per allontanarsi dai bersagli dichiarati della guerra di Tel Aviv ai terroristi di Hamas.

Foto di copertina: ANSA/FABIO FRUSTACI

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