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La giornalista Cesara Buonamici ha denunciato il fratello per stalking, mandandolo a processo

18 Novembre 2024 - 19:00 Alba Romano
Il circuito di videosorveglianza dell'azienda spostato sulla sua abitazione, il tentativo di avere informazioni sui conti correnti bancari: storia di una diatriba di famiglia lunga quattro anni

L’imprenditore oleario Cesare Buonamici residente a Fiesole, in provincia di Firenze è stato rinviato a giudizio dal gip Agnese Di Girolamo con l’accusa di stalking perché avrebbe perseguitato la sorella Cesara Buonamici, nota giornalista televisiva, e il marito Joshua Kalman. Una denuncia che arriva dopo una lunga diatriba familiare. Il processo inizierà il 2 ottobre 2025.

Le videocamere dell’azienda spostate sulla residenza della giornalista, il tentativo di avere informazioni sui conti correnti bancari

Tutto è iniziato nel 2020, secondo la procura, a seguito di divergenze nella famiglia per la gestione della proprietà sulle colline di Fiesole, che è cointestata, in parte ai due fratelli, in parte in esclusiva, comprendente la villa, l’uliveto e l’azienda agricola. A far partire le indagini della procura è stata una denuncia della giornalista, che è assistita dall’avvocatessa Elisa Baldocci. Numerosi gli episodi contestati, tra cui anche soprusi e presunte molestie. Perché secondo l’accusa Cesare Buonamici, difeso dall’avvocato Massimo Megli, avrebbe deviato le telecamere dell’azienda sull’abitazione dove la sorella abita con il marito, allo scopo di spiarla. Poi avrebbe tentato di accedere ad informazioni sui conti correnti bancari, facendosi accompagnare in banca dalla madre, tentativo naufragato per il rifiuto del direttore dell’istituto di credito di fornire informazioni non autorizzate.

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