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Don Patriciello difende il modello Caivano e attacca Saviano: «A volte esce un po’ fuori dalle righe»

18 Novembre 2024 - 16:00 Alba Romano
don patriciello saviano
don patriciello saviano
Il parroco di Caivano risponde alle parole dello scrittore sulle politiche del governo: «Lasci la politica ai professionisti»

«Roberto Saviano ha tante cose belle da dire, ma a volte esce un po’ fuori dalle righe». A parlare è don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano sotto scorta. Secondo lo scrittore napoletano, le recenti notizie di omicidi tra giovanissimi dimostrerebbero «il completo fallimento del modello Caivano», lanciato dal governo Meloni all’indomani dei ripetuti abusi sessuali perpetuati da alcuni ragazzi della zona ai danni di due ragazzine. Nei giorni scorsi, dalla provincia di Napoli sono emersi altri casi di violenza tra minorenni. L’ultimo, avvenuto nella mattinata del 18 novembre, riguarda un bambino di dieci anni che ha accoltellato un tredicenne per strada dopo un litigio per un pallone.

La risposta di Don Patriciello a Saviano

Secondo Saviano, episodi come quello appena descritto non sono altro che la dimostrazione del fallimento delle politiche del governo Meloni. Non è d’accordo la sezione locale di Fratelli d’Italia, che ha definito Saviano «uno sciacallo» e «uno dei peggiori scrittori che l’Italia abbia mai conosciuto». A criticare l’intellettuale napoletano, seppur con toni decisamente più pacati, è anche don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano sotto scorta e punto di riferimento per gli abitanti della zona nella lotta alla criminalità. «Ho sentito un suo recente intervento, nel quale dice di sentirsi lusingato quando viene definito sciacallo da una parte politica. Nella mia lettera gli ho scritto di lasciare i partiti ai politici di professione», ha detto oggi il parroco a proposito delle parole di Saviano.

«Intellettuali e preti restino al di sopra delle parti»

Don Patriciello ha precisato di non aver sentito direttamente Saviano, ma di avergli scritto una lettera e di essere disponibile a incontrarlo dal vivo. «Nella mia lettera – ha spiegato – gli ho detto che noi preti, intellettuali, dobbiamo restare al di sopra delle parti, essere coscienza critica». Il parroco ha poi aggiunto: «I giovani che mi vedono stamattina e mi ascoltano devono sapere che ho rubato una giornata alla mia parrocchia perché gli voglio bene. Quando mi chiedono perché lo faccio, rispondo che è perché voglio bene ai ragazzi. Alle spalle non ci sono altre intenzioni, non mi voglio candidare, non sarò mai candidato. Lasciamo ai politici di professione il loro essere di parte».

In copertina: A sinistra Don Maurizio Patriciello, a destra lo scrittore Roberto Saviano (ANSA)

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