Elena Cecchettin ricorda la sorella Giulia a un anno dal femminicidio: «Quando sei scomparsa non ho mangiato per una settimana»
È passato un anno esatto dal ritrovamento del cadavere di Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo (Padova) uccisa l’11 novembre 2023 dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Un anniversario particolarmente sentito per Elena Cecchettin, sorella di Giulia, che su Instagram scrive: «Un anno fa, ero con una volontaria dell’associazione Penelope, tentavo di fare colazione. Erano sei giorni che non riuscivo a mangiare. Ricevo una chiamata, mi dice “Elena, torniamo a casa, dai”. “L’hanno trovata?”, “Sì”». Un anno fa, insomma, Elena Cecchettin riceveva la notizia che più temeva in assoluto: sua sorella Giulia non sarebbe più tornata a casa.
Un anno di lotta
Grazie anche alle parole di Elena, la morte di Giulia Cechettin generò moltissime manifestazioni pubbliche e mise il dramma dei femminicidi al centro del dibattito pubblico. «È stato un anno difficile, di dolore, di ricordi, di lacrime. Ma soprattutto di lotta. Lotta per lei, che non c’è più», scrive la sorella di Giulia nelle storie pubblicate su Instagram.
La nascita della Fondazione
Oggi, aggiunge, «questa lotta prende anche la forma di un impegno. Un impegno sociale per poter iniziare un processo di cambiamento. E per tentar di impedire che nessun altro debba ricevere quella chiamata. Che le nostre sorelle rimangano vive». Il riferimento è alla Fondazione Giulia Cecchettin, presentata oggi alla Camera dei Deputati e che si pone l’obiettivo di combattere la violenza e le disparità di genere nella società. «Questo nasce soprattutto grazie a mio padre che nonostante non abbia mai smesso di lottare con il dolore, ad oggi ha fatto tanto per tutti», conclude Elena Cecchettin.
In copertina: Elena Cecchettin al Salone del Libro di Torino, 12 maggio 2024 (ANSA/Tino Romano)