In Evidenza Cop29Donald TrumpGoverno Meloni
POLITICAAlluvioniElezioni RegionaliEmilia-RomagnaForza ItaliaInondazioni

La frase shock di Rita Dalla Chiesa sulla vittoria del centrosinistra in Emilia-Romagna: «Se lo ricorderanno alla prossima alluvione»

18 Novembre 2024 - 20:51 Felice Florio
La deputata di Forza Italia sembra non voler accettare la sconfitta: «Molta gente ha perso tutto. Perché votare ancora per chi non l'ha protetta, con gli aiuti che erano stati mandati ma non sono stati spesi?»

Seggi chiusi, lo spoglio è appena cominciato e già si profila una vittoria ampia del centrosinistra in Emilia-Romagna. Elena Ugolini è apparsa subito troppo distante da Michele de Pascale, che ha addirittura migliorato il risultato delle due tornate precedenti, nelle quali si impose Stefano Bonaccini. Dietro allo schermo del cellulare, Rita Dalla Chiesa, deputata di Forza Italia, inizia a commentare l’esito delle urne. Sembra non accettarlo: «Alla prossima alluvione se lo ricorderanno», scrive, rivolgendosi a quei cittadini emiliano-romagnoli che, con il loro voto – o con la loro astensione -, hanno deciso di non cambiare il colore della giunta. Rievocare i danni e le sofferenze causate dai cataclismi è una mossa che gli utenti dei social non le perdonano. Parte la raffica di critiche, ma Dalla Chiesa insiste: «Ho sofferto moltissimo per l’Emilia durante terremoto e inondazioni. Speravo che con queste elezioni ci potesse essere una riflessione. Molta gente ha perso tutto. Perché votare ancora per chi non l’ha protetta, con gli aiuti che erano stati mandati ma non sono stati spesi?».

«Speravo che il dramma dell’alluvione potesse essere anche un momento di riflessione per gli emiliani»

Dalla Chiesa esonda e risponde un po’ a chiunque la contesti: «Potevano essere fatte tante cose. A cominciare dagli argini. Dai tronchi degli alberi mai tolti che sono rimasti lì, dalla prima inondazione a fare da tappo all’acqua. L’Italia intera è stata vicina all’Emilia, senza colori politici. Ma ricaderci anche no!». Quando la shitstorm è inarrestabile, all’Adnkronos prova a spiegare: «In questo periodo sono stata molto vicina all’Emilia-Romagna, una terra che ha vissuto momenti difficilissimi. Tante persone hanno perso tutto a causa dell’alluvione. È stata una sofferenza condivisa da tutti noi. Da esponente del centrodestra, speravo che questo dramma potesse essere anche un momento di riflessione, soprattutto per gli emiliani». Ancora: «L’Emilia-Romagna è sempre stata una terra “rossa”, ma se la sinistra, che ha governato per anni, ha portato a questa situazione, forse è arrivato il momento di interrogarsi. Sono stati gestiti tanti fondi pubblici, ma pochi sono stati realmente investiti per mettere in sicurezza il territorio e prevenire tragedie come questa».

L’ammissione dell’errore: «Mi è uscita male»

«Non si può continuare a votare sulla base dell’abitudine o della tradizione, pensando: “Ho sempre votato a sinistra, quindi continuo così”. Questa non è l’Emilia dei tempi di Berlinguer. In questa Regione non si riesce a vincere, ma non mi addolora il fatto che non abbiano votato centrodestra. Mi fa male pensare che non abbiano compreso che con il centrosinistra si rischia di arrivare a queste situazioni: famiglie con il fango davanti alle loro case, aziende distrutte. Lo dico con dolore, ma anche con affetto, perché la mia famiglia è di Parma, e sono profondamente legata a questa terra. Parlo con il cuore. Speravo che gli emiliani capissero che era il momento di cambiare», conclude la parlamentare azzurra. Solo in serata, quando dall’Umbria arriva l’altra brutta notizia per il centrodestra, ovvero che Donatella Tesei non ottiene il secondo mandato e vince Stefania Proietti, Dalla Chiesa ammette l’errore: «Ho risposto d’istinto, sbagliando il tono, ma era dolore per chi ne aveva passate tante e non aveva avuto il coraggio, per una volta, di girare pagina. È stato come dire “se dovesse succedere un’altra volta, e non fosse stato fatto niente, si ricorderanno che avevano avuto la possibilità di cambiare e non l’hanno fatto”, Nella fretta, mi è uscita male».

Articoli di POLITICA più letti
leggi anche