Cagliari, scoperto un ambulatorio estetico illegale: la scoperta dei carabinieri durante un blitz contro lo spaccio internazionale di ketamina
Dopo il caso di Margaret Spada colpisce quello che è stato scoperto dai carabinieri di Cagliari a Pirri, municipalità del capoluogo sardo. Per fortuna senza vittime. Nella sua abitazione, come riporta l’Unione Sarda, la tassista 37enne Cristina Satta aveva ricavato un ambulatorio estetico illegale dove realizzava interventi alle labbra con botulino anche a 400/500 euro. Ma non aveva alcun titolo per farlo. La scoperta è stata fatta nell’ambito di un’indagine per traffico internazionale di droga, soprattutto ketamina.
L’ambulatorio
La scoperta dell’ambulatorio abusivo è stata fatta ieri, 18 novembre, dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cagliari. Il tutto è avvenuto nel corso delle perquisizioni e delle notifiche dei provvedimenti restrittivi nei confronti di sette persone arrestate per traffico internazionale di droga. Tra queste c’era anche Cristina Satta, finita ai domiciliari. Nella sua abitazione la donna si era attrezzata per la somministrazione di trattamenti estetici. C’era tutto l’arredamento che contraddistingue uno studio medico: una scrivania per l’accoglienza dei pazienti, un’agenda per gli appuntamenti, un bagno e al centro della sala un lettino professionale con tanto di lampada e carrellino fornito di farmaci. Quando i militari sono entrati nell’appartamento, la 37enne ha provato a disfarsi dei farmaci con botulino gettandoli dalla finestra, ma è stata bloccata. Tutti i medicinali erano stati importati in modo illegale dalla Corea del Sud e non avevano certificazioni delle autorità sanitarie italiane.
Il sequestro
La tassista è stata denunciata per esercizio abusivo della professione medica, attivazione abusiva di un ambulatorio per trattamenti di medicina estetica in assenza della prevista autorizzazione e importazione abusiva di medicinali da Paesi terzi. Inoltre il laboratorio è stato posto sotto sequestro.
In copertina: CARABINIERI I L’ambulatorio perquisito a Pirri