Francia, le parole di Gisèle Pelicot stuprata da estranei e dal marito: «Questo è un processo alla vigliaccheria»
«Sono una donna completamente distrutta». Queste le parole, dette davanti ai giornalisti, di Gisèle Pelicot, violentata a sua insaputa, dopo esser drogata, per 10 anni. Le violenze, con estranei, venivano organizzate dall’allora marito. Il tribunale di Avignone ora dovrò giudicare sia lui che altri 50 uomini. La donna, 71 anni, ha affermato che questo è un «processo alla codardia». Pelicot ha dichiarato di voler «cambiare questa società» parlando delle violenze sessuali subite dalle donne. La francese ha poi aggiunto: «È ora che la società maschilista e patriarcale che banalizza lo stupro cambi». E dichiara di aver perso dieci anni della sua vita, che non riavrà mai più. «Sapevo a cosa andavo incontro quando ho rinunciato al diritto a un processo a porte chiuse… Ammetto che oggi sento la stanchezza».
«Quando siete stati coscienti di questo corpo inerme?»
«Ho visto prendere posizione persone che negavano lo stupro», ha dichiarato in aula. «Ho molti problemi ad affrontare questa banalità. Voglio dire a questi uomini: cosa eravate quando siete entrati in questa stanza e Madame Pelicot non vi ha dato il consenso? Quando siete stati coscienti di questo corpo inerme? Fino a quando non lo avete denunciato alla polizia?», ha aggiunto. «Ho sentito: ‘Ero telecomandato’. Ho sentito: “Ho bevuto un bicchiere d’acqua, mi sono drogato”. Fino a quando questo non vi ha colpito?».
