IED Milano, così nascono le nuove generazioni di creativi: i master per affrontare il mercato del lavoro – Le interviste
Apertura mentale, pensiero critico, manualità, creatività e fiducia nelle proprie capacità. Sono solo alcune delle competenze che si coltivano tra i banchi dell’Istituto Europeo di Design (IED), che a Milano si appresta a dare avvio ad un ampia offerta formativa, tra cui quattro Master: User Experience Design, Brand Communication, Fashion Design – Haute Couture e Animation Design. Crocevia di creatività, tecnica e preparazione professionale che da decenni guida verso un futuro in rapida evoluzione, lo IED forma studenti provenienti da ogni angolo del mondo (e dell’Italia). «Trovare un percorso accademico che rispecchi davvero le esigenze del mercato del lavoro non è semplice. Lo IED mi ha dato accesso a una realtà capace di fornirmi gli strumenti necessari per affrontare con sicurezza il mondo professionale», spiega a Open Bianca Costanzo, ex studentessa di Animation Design. Dopo aver completato il master nel 2023, oggi lavora come illustratrice per un’azienda di New York e sta valutando l’apertura di uno studio con alcuni ex colleghi dello IED. «Il nome già c’è, il resto è in costruzione», commenta l’ex studentessa.
La filosofia dello IED
«Per le nuove generazioni di studenti, la sfida più grande di oggi è riuscire a formarsi per un contesto lavorativo in costante trasformazione, preparandosi a mestieri e ruoli che ancora non esistono», osserva a Open Giorgio Brugo, coordinatore del master in User Experience Design. «Nel nostro corso, puntiamo a sviluppare una visione creativa e critica ampia: gli studenti imparano a progettare non solo interfacce grafiche, ma esperienze complete per i consumatori, integrando competenze tecniche e una forte capacità di adattamento», prosegue. E gli spazi di studio all’interno dell’ateneo rispecchiano questa filosofia. Ampi, trasparenti e interconnessi, incentivano la creatività e il lavoro di squadra, favorendo la collaborazione sia tra studenti che tra docenti. Essere un designer o un comunicatore, come già anticipato dal direttore Danilo Venturi in un’intervista a Open per lo speciale Anno Accademico, significa sapersi muovere in un contesto in continua evoluzione, in cui intelligenza artificiale, nuovi valori generazionali e considerazioni etiche ridefiniscono ogni giorno la professione.
L’approccio learning by doing
Il percorso di studio dello IED non puntano solo alla preparazione teorica, ma a un’esperienza dove i progetti reali e le collaborazioni con aziende leader del settore diventano sfide concrete. «Il nostro è stato uno dei primi istituti a promuovere il learning by doing, un approccio focalizzato sull’importanza dell’apprendimento attraverso l’esperienza diretta. Un metodo che oggi è diffuso ovunque, ma radicato nel nostro dna», mette in evidenza il docente Filippo Selden, a capo della direzione del master in Brand Communication.
«Il master in Animation Design è stato una vera esperienza sul campo: fin dal primo giorno abbiamo lavorato come in un vero studio di animazione, affrontando ogni fase della produzione con un team affiatato e progetti concreti che ci hanno permesso di testare e migliorare le nostre competenze», testimonia l’ex studentessa Bianca. «Uno degli aspetti più preziosi del lavoro sul campo è stata la diretta conseguenza di riuscire a creare legami duraturi con i compagni di corso che ora sono una seconda famiglia», conclude. Ma non solo.
La filosofia è anche quella di restare al passo con i tempi senza però perdere la sintonia con i propri ritmi. «In un mondo che cambia velocemente, credo che i nostri studenti debbano correre per restare al passo con i tempi, organizzarsi, padroneggiare le nuove tecnologie e studiare il futuro il più possibile», spiega Antonio Bandini, coordinatore del master in Fashion Design – Haute Couture dello IED. «Ma in questa corsa, è altrettanto importante fermarsi ogni tanto, per ritrovare il proprio centro e riflettere su ciò che sta accadendo e sul motivo per cui si corre. Solo così la corsa avrà un senso e non si perderà la direzione».
Dalla brand communication all’animazione: cosa prevedono i master
I master proposti dallo IED rispondono a esigenze specifiche del mercato, pur mantenendo un approccio formativo che mira a sviluppare nei partecipanti una visione ampia e una flessibilità necessaria per affrontare le sfide future.
Master in User Experience Design
Il master in User Experience Design, per esempio, forma professionisti capaci di creare interfacce e servizi che rispondano in modo intuitivo ai bisogni degli utenti, migliorando così l’interazione e l’accessibilità. A coordinare il corso sarà Giorgio Brugo, con oltre vent’anni di esperienza nell’agenzia UX di Accenture e oggi partner di Ernst & Young, figura di riferimento nel panorama mondiale della consulenza.
Master in Brand Communication
Il master in Brand Communication si rivolge invece a chi desidera padroneggiare le strategie di comunicazione di marca per instaurare legami autentici e duraturi con il pubblico. Guidato da Filippo Selden, già direttore Marketing di colossi discografici come Universal ed EMI e oggi responsabile Marketing di Advance Medical nel settore ottico, il corso mira a formare comunicatori che sappiano interpretare e trasmettere i valori di un brand in maniera significativa.
Master in Fashion Design – Haute Couture
Il master in Fashion Design – Haute Couture punta a coltivare il talento artigianale, la manualità e la sensibilità per l’esclusività, qualità indispensabili per chi vuole addentrarsi nell’universo dell’alta moda. A seguire i partecipanti sarà Antonio Bandini, che ha collaborato con marchi iconici come Salvatore Ferragamo, Dolce&Gabbana, Alberta Ferretti e Zuhair Murad, e oggi svolge attività di mentoring per il Ministero della Cultura Saudita per lo sviluppo del sistema moda locale.
Master in Animation Design
Il master in Animation Design fonde creatività e tecnica, offrendo agli studenti gli strumenti per trasformare idee in storie animate per raggiungere il mondo professionale. Questo percorso formativo è studiato per preparare illustratori con una visione completa, pronti a mettere in campo competenze artistiche e tecnologiche in progetti concreti. A seguire il corso è Lorenzo Lodovichi, da tempo collaboratore di alcune delle più importanti agenzie di comunicazione, da Bit-Mama ad Armando Testa, e produzioni video, da Filmmaster a Cross Production, fino a Rai Fiction.