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JK Rowling contro il comico John Oliver che aveva difeso le atlete trans: «Persona intelligente che spara stronzate»

19 Novembre 2024 - 14:30 Gabriele Fazio
JK Rowling contro John Oliver
JK Rowling contro John Oliver
L'autrice di Harry Potter ha mal digerito un intervento del comico riguardo il diritto delle donne transgender di competere negli sport femminili al liceo

«Una persona indubbiamente intelligente che spara stronzate assolute», JK Rowling attacca duramente John Oliver, comico e conduttore di Last Week Tonight with John Oliver, show in onda su HBO che commenta in maniera satirica gli avvenimenti della settimana. L’autrice di Harry Potter ha mal digerito un intervento del comico riguardo il diritto delle donne transgender di competere negli sport femminili al liceo. «Secondo l’Onu – scrive l’autrice della saga di Harry Potter su X – le atlete hanno perso quasi 900 medaglie contro uomini trans-identificati che gareggiavano contro di loro nelle categorie sportive femminili. Le ragazze sono state estromesse dalle squadre per far posto ai ragazzi. Le donne hanno subito gravi infortuni giocando contro uomini trans-identificati». La scrittrice cita un rapporto delle Nazioni Unite del mese scorso secondo cui più di 600 donne biologiche non hanno vinto medaglie in più di 400 competizioni in 29 sport diversi a causa dell’inclusione transgender, per un totale di oltre 890 medaglie. Rowling ha anche fatto riferimento alla studentessa universitaria Payton McNabb, che ha subito una commozione cerebrale dopo essere stata colpita da un giocatore transgender durante una partita di pallavolo del liceo. Non è la prima volta che JK Rowling si scaglia contro quello che in passato ha definito «nuovo attivismo trans», in un altro post su X risalente al 2020 scrive: «”Persone che hanno le mestruazioni”. Sono sicura che una volta esisteva una parola per quelle persone. Qualcuno mi aiuti. Wumben? Wimpund? Woomud?».

«Un’ideologia postmoderna elitaria»

«Più volte – prosegue nella sua arringa la scrittrice – mi sono imbattuta in uomini che sostengono esattamente quello che dice Oliver, usando esattamente gli stessi argomenti. Con faccia seria, i ragazzi del “credi alla scienza” diranno “in realtà, non abbiamo ancora abbastanza dati per dire se uomini e ragazzi sono più forti e veloci di donne e ragazze”. La squadra del “sii gentile” non riesce a vedere qual è il problema». L’attacco di JK Rowling si fa poi sempre più pungente: «Per dimostrare le loro credenziali progressiste – e (per coincidenza, ne sono certa) per risarcirsi dalle ripercussioni delle élite culturali nei media, nel mondo accademico e nell’editoria che si sono dimostrate più che pronte a dare un calcio alla gente per non aver portato avanti i mantra approvati – le persone sono pronte a fare la figura dell’idiota». Un’affermazione che punta a sminuire le convinzioni di John Oliver a mera politica social da radical chic, un modo per assecondare un approccio politico sinistroide: «Se vuoi dire al mondo – conclude – che sei felice di vedere le donne subire infortuni, umiliazioni e perdere opportunità sportive per sostenere un’ideologia postmoderna elitaria abbracciata da una frazione minuscola della popolazione mondiale, va bene; ti è concesso di esprimere la tua opinione. Ma se avete appena detto alle ragazze che non meritano uno sport leale, forse dovreste ripensare all’uso della predazione sessuale, fin troppo reale e comune, contro le giovani donne come vostra “tagliente” battuta finale». In pratica la scrittrice invita gli uomini come John Oliver, dichiaratamente democratici, a non utilizzare un problema reale per le giovani donne come quello dei predatori sessuali se poi non si ha intenzione di difenderle anche su tutti gli altri problemi, comprese le competizioni sportive, minacciate, a suo dire e pensare, da una troppo libertina politica riguardo le persone transgender.

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