Meloni difende Valditara: «Immigrazione illegale di massa incide sulla violenza sulle donne» -Il video
«Empowerment femminile e violenza sulle donne sono cose diverse. La violenza sulle donne è un tema che siamo al di là da risolvere, e le cause vanno affrontate tutte quante», ha detto la premier Giorgia Meloni nel punto stampa a margine del G20 in corso a Rio de Janeiro, in Brasile. «Ci sono dati che parlano di un’incidenza significativa dell’immigrazione illegale di massa. E l’Italia continuerà a lavorare per fermarla. Ci sono anche altre cause su cui lavoreremo». Il rimando è chiaro e diretto alle parole pronunciate da Giuseppe Valditara ieri, lunedì 18 novembre, nel videomessaggio in occasione della presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin alla Camera. Il ministro dell’Istruzione aveva già sottolineato – oltre alla fine del patriarcato «come fenomeno giuridico» – il presunto intrinseco legame tra immigrazione e violenze sessuali. «Occorre non far finta di vedere che l’incremento dei fenomeni di violenza sessuale è legato anche a forme di marginalità e devianza, in qualche modo discendenti da immigrazione illegale», ha detto.
Le critiche e i numeri
Una espressione che aveva attirato, come pronosticabile, numerose critiche. Prima tra tutte quella della sorella di Giulia Cecchettin, Elena, in un messaggio Instagram: «Dico solo che se si ascoltasse, invece di fare propaganda alla presentazione della fondazione che porta il nome di una ragazza uccisa da un ragazzo bianco, italiano e “per bene”, forse non continuerebbero a morire centinaia di donne nel nostro paese ogni anno». Secondo i dati dell’ultimo report di Di.re, una rete antiviolenza, durante il 2022 nel 72% dei casi l’autore della violenza era di nazionalità italiana.