«Facciamo pace?» «Se impari a rispettare le persone»: Vezzali e Di Francisca si scambiano stoccate alla festa delle Fiamme Oro
La mano tesa: «Voglio chiederti se facciamo pace». Il rifiuto: «Solo quando imparerai a rispettare le persone». Elisa Di Francisca e Valentina Vezzali, 8 ori olimpici in due nel fioretto, non perdono occasione per tirarsi qualche stoccatina. Una rivalità che va avanti da anni, e che è sempre andata ben oltre la pedana della scherma. E così è accaduto anche in occasione delle celebrazioni per i 70 anni delle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della polizia, che si sono tenute al Palazzo dei Congressi di Roma. La prima a chiamare in causa l'”avversaria” è Elisa Di Francisca, 41enne e la più giovane tra le due. La domanda del presentatore Stefano Pantano riguarda la sua vita extra-scherma: «Ti senti più scrittrice o opinionista?». Rispondendo, la due volte campionessa olimpica chiama in causa Vezzali: «Nessuna delle due. Come parlo faccio danni, quindi è meglio che sto zitta. Ma oggi vorrei cogliere l’occasione per dire una cosa: vorrei mandare un messaggio di pace alla mia collega Valentina Vezzali e chiederle una pace ecco, se facciamo pace».
La risposta di Vezzali e il battibecco
La “maestra” Valentina Vezzali, quasi dieci anni di età in più, attacca immediatamente rifiutando la mano tesa della collega: «Guarda Elisa, dal punto di vista sportivo io ti stimo perché sei stata una grandissima campionessa e un grandissimo talento. Ma per quanto riguarda il livello umano diciamo che non sei proprio il massimo. Quando imparerai a rispettare le persone…». A questo punto arriva con tempismo perfetto il secondo presentatore, Marco Lollobrigida, che tronca a metà la frase di Vezzali.
Tutto finito? Neanche per scherzo. All’uscita dall’evento le due sono intercettate e mostrano che da dire ne hanno ancora parecchie. Vezzali ribadisce il concetto già espresso sul palco: «Non ho in sospeso nulla con nessuno, non ho nulla da chiarire», ha detto riferendosi a Elisa Di Francisca. «Abbiamo visioni della vita diverse, ognuna vive la propria come crede. Lo sport ci accomuna invece perché sono valori trasversali e universali, ma la prima cosa che lo sport mi ha insegnato è il rispetto verso sé stessi e gli altri. Questo deve portare a riflettere». Questa volta ilcontrattacco è toccato alla 42enne: «Non dobbiamo uscire a cena, pensavo fosse una cosa giusta da fare. Il mio stato d’animo? Davvero triste, non so se pranzerò o cenerò…».
I precedenti tra le due
Le frecciate tra leggende non sono mai piacevolissime, ma c’era forse da aspettarselo. La rivalità tra le due azzurre risale ai mondiali 2009, quando per la prima volta l’allieva Di Francisca sconfigge in pedana la maestra Vezzali ai quarti di finale. Quel successo, definito «vezzalicidio» nella sua autobiografia, spalanca la strada alle continue stoccate tra le atlete, che si contendono la palma di migliori schermitrici italiane. Di Francisca riuscirà nuovamente nell’impresa ai mondiali di Parigi 2011, togliendo l’oro all’amica-nemica, e alle Olimpiadi di Londra 2012 vincerà l’oro, costringendo Vezzali ad accontentarsi del bronzo. In quell’occasione aveva festeggiato con una forte dose di sarcasmo: «Tra imiei sogni c’è qeullo di aprire una gelateria. Se entra la Vezzali? Magari chiede la crema e io. “La crema è finita”. Allora il cioccolato? “Non c’è”. E così con tutti i gusti…». La 50enne aveva risposto senza mezzi termini: «Il gelato mi piace ancora, parecchio. Se proprio vorrà privarmene, non dovrà farlo da dietro un bancone ma in pedana: e lì ne ha di gelati da mangiare, per arrivare dove sono io».