Il Governo degli Stati Uniti non ha «soppresso illegalmente» l’Ivermectina
Diverse condivisioni Facebook riportano un filmato del Project Veritas che riporta alcune indiscrezioni pronunciate dall’avvocato Isaac Belfer dell’FDA (un esempio qui e qui). L’uomo sarebbe stato registrato a sua insaputa mentre rivelava che l’assunzione di Ivermectina come trattamento anti-Covid sarebbe stato soppresso illegalmente. Siamo di fronte quindi all’ennesimo tentativo di sostenere la somministrazione dell’antiparassitario come “cura” contro una infezione virale. Dal momento che i parassiti col SARS-CoV-2 non c’entrano, non è chiaro che bisogno ci sarebbe di ricorrere a metodi illeciti, quando nei Paesi democratici i pazienti si tutelano anche contro terapie improprie, specialmente se si conoscono già cure di comprovata efficacia. Vediamo dunque perché ci troviamo di fronte all’ennesima teoria del complotto messa in circolazione in ambienti vicini ai movimenti delle cosiddette terapie domiciliari alternative.
Per chi ha fretta:
- Un filmato riporta parzialmente le affermazioni di un avvocato dell’FDA dove sembra ammettere che l’Agenzia avrebbe soppresso illegalmente l’Ivermectina.
- Il contesto è quello di un tentativo di fare causa alle Agenzie regolatorie in nome di una supposta libertà dei medici a prescrivere il farmaco.
- In realtà l’FDA si limitò a raccomandare il non utilizzo dell’antiparassitario come antivirale nel trattamento della Covid-19.
Analisi
Le condivisioni riguardo al complotto dell’FDA che avrebbe soppresso illegalmente l’Ivermectina si possono trovare con le seguenti didascalie:
DA PROJECT VERITAS
UN AVVOCATO DELLA FDA AMMETTE DAVANTI A UNA TELECAMERA SOTTO COPERTURA CHE IL GOVERNO HA SOPPRESSO ILLEGALMENTE L’IVERMECTINA.
27 Agosto 2024
Isaac Belfer, avvocato FDA
Secondo un’indagine di Project Veritas, l’avvocato del Dipartimento di Giustizia che ha difeso la FDA quando i medici hanno fatto causa all’agenzia per i suoi post sui social media contrari all’ivermectina durante la pandemia di COVID-19 ha ammesso che la guerra della FDA contro l’ivermectina è stata un abuso di autorità governativa.
L’FDA ha davvero soppresso illegalmente l’Ivermectina?
La narrazione del farmaco antiparassitario soppresso illegalmente si regge anche grazie al sostegno di associazioni come la Children’s Health Defense di Robert Kennedy Jr., nota assieme al Project Veritas (gruppo di attivisti di estrema destra americano fondato dal complottista James O’Keefe) per la diffusione di fake news contro i vaccini (ne avevamo trattato qui, qui e qui).
Tra le campagne di disinformazione portate avanti in particolare dal Project Veritas ricordiamo il tentativo di screditare l’organizzazione Planned Parenthood a favore delle campagne antiabortiste americane. Gli attivisti nel 2017 tentarono anche di screditare il candidato repubblicano Roy Moore, mandando una donna alla redazione del Washington Post sostenendo che l’uomo l’avesse messa incinta a 15 anni, costringendola poi ad abortire. Trovate maggiori informazioni nella nostra analisi precedente.
La parte in cui Belfer ammetterebbe i presunti illeciti dell’FDA viene riportata nella clip in oggetto a partire dal minuto 0:16, ma non è completa, perché si perde in mezzo ad altri audio di altri personaggi. Una trascrizione viene riportata nell’articolo della Children’s Health Defense, ma è chiaramente estrapolata dal suo contesto originale. Quindi quanto segue è una ricostruzione dell’associazione No vax:
«Se vi ricordate durante la pandemia – ha detto Belfer – l’FDA ha pubblicato alcuni tweet che dicevano, “Non sei un cavallo. Non sei una mucca. Smettila con l’ivermectina.” […] Spesso usano i tweet per perseguire un programma più ampio».
«Non dovrebbe davvero dire, ‘”Non prendere questo farmaco” – continua Belfer -, «Quella è la pratica della medicina e la FDA non può praticare la medicina».
Queste affermazioni, usate parzialmente da una associazione già nota per precedenti indagini truffaldine, non possono essere considerate una conferma di quanto viene riportato nella narrazione in oggetto. Per altro Belfer si era già espresso nel merito in passato, rispondendo a precedenti tentativi di screditare il ruolo dell’FDA. Il punto è che all’Agenzia americana basta riportare quanto risulta dagli studi e dalle linee guida, fornendo le debite raccomandazioni. Potete trovare una esaustiva sintesi nell’analisi del collega Alex Kasprak per Snopes, risalente al 2023:
L’Agenzia americana «non proibisce ai medici di prescrivere il farmaco – spiega Kasprak dopo una attenta analisi delle fonti -, ma ribadisce che la FDA non ha approvato il farmaco per il trattamento della COVID-19. L’affermazione di una recente “ammissione” da parte della FDA secondo cui ai medici era “ora” consentito prescrivere il farmaco per il COVID-19 deriva da una causa intentata presso la corte federale contro il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) degli Stati Uniti da tre medici. [I quali, Ndr] affermano che il loro diritto di esercitare senza interferenze federali è stato incostituzionalmente limitato dalle dichiarazioni della FDA contro l’ivermectina, come descritto in un deposito legale».
Quando l’FDA poteva “autorizzare” ma non vietare l’Ivermectina
In quel contesto troviamo i precedenti chiarimenti di Belfer, che ci permettono di leggere nel giusto contesto le frasi estrapolate dal Project Veritas. Non risulta nulla di soppresso illegalmente:
«Le dichiarazioni citate non erano direttive – ha affermato Belfer -. Non erano obbligatorie. Erano raccomandazioni. Dicevano cosa dovevano fare le parti. Dicevano, ad esempio, perché non si dovrebbe assumere Ivermectina per curare la COVID-19. Non dicevano che non si poteva fare, che non si doveva fare. Non dicevano che era proibito o illegale. Non dicevano nemmeno che i dottori non potevano prescrivere Ivermectina».
Nel 2023 questo tentativo di fare causa contro l’FDA e altre agenzie americane in nome di un presunto diritto negato dei medici a prescrivere l’Ivermectina era stato manipolato con una narrazione un po’ diversa, ma le fonti di partenza sono dello stesso contesto. Si parlava addirittura di una marcia indietro dell’Agenzia americana, la quale avrebbe autorizzato il farmaco. Insomma, sembrerebbe che – secondo alcune frange a favore delle “cure alternative” – l’FDA sia libera di autorizzare i farmaci, ma non di vietarli.
In realtà si parla sempre della stessa causa legale, dove semplicemente si ribadisce, come spiegato dallo stesso Belfer, che l’Agenzia si era sempre limitata a raccomandare il non utilizzo dell’Ivermectina come antivirale (come sarebbe logico per qualsiasi antiparassitario), senza bisogno di vietare. Lo spiegavamo qui. Aggiungiamo che sta ai singoli medici rispondere delle proprie responsabilità, qualora allontanino i pazienti dalle reali cure, mettendone a repentaglio la salute.
Conclusioni
Abbiamo visto che l’FDA non ha soppresso illegalmente l’Ivermectina. Non risulta né una approvazione (come i complottisti volevano far credere in precedenti narrazioni) né un divieto. Logicamente l’Agenzia ha raccomandato ai medici di non utilizzare un antiparassitario come antivirale. Il rischio infatti non era nella supposta “libertà” dei medici di promuovere il farmaco che più gli piace, bensì tutelare i pazienti evitando di allontanarli dalle reali cure.
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