In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
FACT-CHECKINGFotoNo vaxVaccini

Vaccini Covid-19, la foto fuorviante del bambino e la reazione avversa

20 Novembre 2024 - 14:15 Juanne Pili
L'immagine usata nei post social circola almeno dal 2018

Tornano a circolare le condivisioni Facebook di una vecchia foto dove si vede un neonato con la schiena arrossata, dovuta secondo le narrazioni No vax a una dose di vaccino Covid. Tale evento avverso si sarebbe manifestato a 24 ore di distanza dall’iniezione. Si tratta dunque di un danneggiato dal vaccino Covid? Questo è da escludere. Vediamo perché.

Per chi ha fretta:

  • Circola ancora oggi la vecchia immagine di un presunto bambino danneggiato dal vaccino Covid.
  • L’immagine non può riguardare un vaccino Covid, perché se ne trova traccia già in condivisioni dell’ottobre 2018.

Analisi

Le condivisioni mostrano il presunto neonato danneggiato dal vaccino di spalle, con dei vistosi arrossamenti:

Foto pre-Covid

Il primo a trattare il caso è stato il sito StopFake.kz. Possiamo già escludere che l’immagine ritragga un presunto danneggiato dal vaccino Covid, visto che le prime condivisioni Facebook reperibili attraverso Google Immagini risalgono all’ottobre 2018 (per esempio qui).

Il contesto

Tra le reazioni al vaccino trivalente ci sono anche le reazioni cutanee. L’esantema, inoltre, è una reazione comune nei vaccinati.

In base a quale fonte dovremmo dedurre che si tratti di un evento avverso dovuto a una vaccinazione? La foto e le condivisioni non permettono di verificarlo, così come non si conosce il successivo percorso de bambino.

Conclusioni

La foto in oggetto non mostra un neonato danneggiato dal vaccino Covid. Sebbene l’immagine mostri una presunta eruzione cutanea – anche prendendola per autentica -, questa non fornisce alcun elemento per identificarne la causa. Inoltre la foto circolava già nel 2018, ben prima che i vaccini Covid venissero prodotti e autorizzati in un secondo momento anche ai bambini.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Meta per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Meta.

Articoli di FACT-CHECKING più letti
leggi anche