Funerali più smart per il Pontefice, cambiano i riti sacri del Vaticano: le modifiche volute da Papa Francesco
Un nuovo rituale per i futuri funerali dei pontefici, con l’obiettivo di sottolineare che è «un pastore, non un potente di questo mondo». Questa la richiesta esplicita di Papa Francesco, esaudita con la pubblicazione del nuovo Ordo Exsequiarum Romani Pontificis da parte dell’Ufficio delle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice. Fino a questo momento era rimasta in vigore la prima edizione, approvata da Giovanni Paolo II nel 1998 e usata per la prima volta sette anni dopo proprio per i suoi funerali. «Era una seconda edizione necessaria» viste le richieste del pontefice argentino, ha sottolineato l’arcivescovo Diego Ravelli, Maestro delle celebrazioni liturgiche di pontefici. Tra le principali novità introdotte, la deposizione immediata del corpo del Papa all’interno della bara, l’esposizione ai fedeli dentro la stessa bara aperta e l’eliminazione del trittico di feretri (cipresso, piombo e rovere). Più un’aggiunta: il rituale nel caso in cui la sepoltura sia stata richiesta in un luogo differente dalla Basilica Vaticana.
Cosa cambia nel rito funebre
La revisione completa del testo è avvenuta tramite un confronto dell’edizione del 1998 con la Costituzione Prædicate Evangelium del marzo 2022. La struttura delle esequie rimane divisa in «tre stazioni». Ciascuna di queste è stata semplificata «eliminando o rivedendo diversi elementi rituali difficili da coordinare o ritenuti ormai inadeguati». A partire dai titoli pontifici, limitati nelle premesse a Pontifex Romanus e al trittico Papa, Episcopus e Pastor. La prima stazione «nella casa del defunto» sposterà la constatazione della morte dalla camera alla cappella privata. A quel punto, il corpo sarà già deposto all’interno della bara di legno per essere poi trasportato in Basilica.
La seconda stazione, a San Pietro, prevede la chiusura della bara e la Messa funebre. Durante questa, il corpo del pontefice non sarà più esposto «su un cataletto», ma direttamente all’interno del feretro. Durante la terza stazione «nel luogo di sepoltura», la bara è trasportata al sepolcro dove verrà tumulata. In questo frangente sarà evitata la tradizionale deposizione e chiusura della bara di cipresso dentro una seconda di piombo e una terza di rovere. A questi tre riti è stata aggiunta una postilla: le indicazioni necessarie per un’eventuale sepoltura in un luogo diverso dalla Basilica Vaticana.
Altre novità
Snellite anche le letture di accompagnamento e le disposizioni per i novendiali, le celebrazioni in suffragio del papa defunto nei nove giorni successivi al funerale. Allo stesso modo, nella nuova edizione dell’Ordo è stata omessa gran parte dell’appendice che conteneva l’ordinario della Messa, le raccolte di salmi e i canti dell’ordinario con la notazione gregoriana. Questo perché, ha spiegato monsignor Ravelli, «l’Ordo non è pensato come un messale plenario, ma è un volume di facile consultazione e preciso». Senza l’ambizione di spiegare e illustrare ogni dettaglio.