Ucraina fuori dalla Nato, il fascino di Putin per Trump, i consigli del Papa: l’ex cancelliera Merkel svela i segreti dei suoi 15 anni di governo
Si intitola Libertà il libro di memorie di Angela Merkel, in uscita nelle librerie italiane per Rizzoli il 26 novembre 2024. Nel volume, l’ex cancelliera tedesca – alla guida della Germania dal 2005 al 2021 – affronta anche alcuni passaggi delicati della sua esperienza di governo. Uno su tutti: il suo rifiuto all’ingresso dell’Ucraina nella Nato nel 2008. «Io ritenni che fosse illusorio immaginare che lo status di candidato per l’ingresso nella Nato potesse costituire una protezione dall’aggressione di Putin e che questo status avrebbe agito a tal punto da deterrente da lasciare che Putin lo accettasse rimanendo inerte», scrive l’ex cancelliera tedesca nel libro in uscita la prossima settimana.«»
Ucraina e Nato
Nel volume Libertà, di cui l’agenzia stampa tedesca Dpa ha pubblicato alcune anticipazioni, Merkel riflette sul delicato ruolo dell’Ucraina, contesa tra Occidente e sfera d’influenza russa. «Il fatto che la Georgia e l’Ucraina non abbiano ricevuto lo status di candidati per l’ingresso nella Nato fu un ‘no’ alle loro speranze», spiega l’ex cancelliera tedesca. «Il fatto», aggiunge, «che la Nato abbia offerto loro la prospettiva di un impegno generale per l’adesione è stato, per Putin, un sì all’adesione alla Nato per entrambi i Paesi, una dichiarazione di guerra».
L’ammirazione di Trump per Putin
Nelle sue memorie, Angela Merkel ripercorre anche il suo rapporto con Donald Trump. «Giudicava tutto dalla prospettiva dell’imprenditore immobiliare. Ogni proprietà poteva essere assegnata una sola volta. Se non la otteneva lui, qualcun altro lo faceva. Era così che guardava il mondo», scrive l’ex cancelliera a proposito dell’ex (ma anche prossimo) presidente americano. «Per lui – continua Merkel – tutti i paesi erano in competizione tra loro, e il successo dell’uno era il fallimento dell’altro». L’ex politica tedesca passa quindi al suo primo incontro con Trump alla Casa Bianca nel marzo del 2017: «Abbiamo parlato su due livelli diversi. Trump a livello emotivo, io a livello fattuale. Quando prestava attenzione ai miei argomenti, di solito era solo per costruire nuove accuse». Nel faccia a faccia a Washington, scrive Merkel, Trump era molto curioso di sapere l’opinione della leader tedesca su Vladimir Putin: «Era ovviamente molto affascinato dal presidente russo. Negli anni successivi, ho avuto l’impressione che i politici con tratti autocratici e dittatoriali lo affascinassero».
Il consiglio chiesto a Papa Francesco
Per decidere come avrebbe dovuto comportarsi con Trump, Angela Merkel chiese aiuto a Papa Francesco. «Senza fare nomi, gli chiesi come avrebbe affrontato opinioni fondamentalmente diverse in un gruppo di personalità importanti. Mi capì immediatamente e mi rispose in modo diretto: “Piegare, piegare, piegare, ma assicurarsi che non si rompa”», scrive Merkel nel suo nuovo libro. La metafora del Pontefice è stata colta al volo dalla cancelliera tedesca, che racconta di aver seguito il consiglio nei suoi successivi incontri con Trump. «Mi piaceva quell’immagine. Gliel’ho ripetuta. “Piega, piega, piega, ma assicurati che non si rompa”. Con questo spirito, avrei cercato di risolvere il mio problema con l’Accordo di Parigi e Trump ad Amburgo», continua il racconto di Angela Merkel.
In copertina: Un incontro tra Donald Trump e Angela Merkel alla Casa Bianca (EPA/Jim Lo Scalzo)