Guerra in Ucraina, Putin: «Pronti a colpire chi permette a Kiev di lanciare missili contro la Russia»
«Con gli attacchi missilistici occidentali in Russia, il conflitto in Ucraina ha assunto un carattere globale». A dirlo è il presidente russo Vladimir Putin in un discorso televisivo, rivolto alle forze armate, sulla situazione in Ucraina. Per il leader del Cremlino, Mosca «ha il diritto» di colpire i Paesi le cui armi sono utilizzate da Kiev sul territorio russo. «In caso di escalation – continua Putin, citato da Ria Novosti – la Russia risponderà in modo deciso e in modo simmetrico». Ha anche aggiunto che la Federazione russa «è pronta a risolvere pacificamente tutti i problemi, ma è pronta anche a qualsiasi sviluppo degli eventi». Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha risposto a distanza alle dichiarazioni di Putin invitando gli alleati occidentali a rilanciare gli aiuti verso Kiev: «Il mondo deve reagire. Ora non c’è una reazione forte da parte del mondo. Putin è molto sensibile a questo. Vi sta controllando, cari partner».
Il lancio del missile in territorio ucraino
Il presidente russo ha inoltre confermato il lancio del missile ipersonico balistico con testata non nucleare su una fabbrica aerospaziale ucraina. Lo riporta la Tass. Putin ha affermato «che l’attacco di questa mattina nella città centrale ucraina di Dnipro è stato effettuato con un nuovo missile convenzionale a raggio intermedio». Il suo nome in codice era Oreshnik, ha aggiunto, citato da Sky News.
Il ruolo degli Stati Uniti
Il via libera ufficioso del presidente americano Joe Biden all’uso delle armi a lungo raggio per colpire nel territorio russo, secondo il presidente Putin, è un’ulteriore prova di come «gli Usa stanno spingendo il mondo intero verso un conflitto globale».
Zelensky: «Bisogna costringere con la forza la Russia alla pace»
Per arrivare alla pace l’unica strada percorribile per Zelensky sarebbe quella della forza: «È necessario costringere la Russia a raggiungere una vera pace, che è possibile solo con la forza. Altrimenti ci saranno infiniti attacchi, minacce e destabilizzazioni russe, e non solo contro l’Ucraina». Nel suo abituale messaggio serale al Paese, Zelensky ha voluto ribadire i ruoli delle parti coinvolte nel conflitto tra Russia e Ucraina: «È chiaro a tutti chi è l’unico colpevole di questa guerra, chi ha iniziato questa guerra il 24 febbraio e investe tutte le sue risorse per garantire che la guerra continui. Deve essere fermato». Il presidente ucraino, soprattutto con il prossimo arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, teme che in Occidente gli alleati possano spingere per una pace con una conseguente perdita dei territori occupati. Ma per lui è un errore: «Se non c’è una forte reazione alle azioni della Russia, allora vede che è possibile» continuare la guerra. Il lancio del missile balistico su Dnipro viene visto da Zelensky come un «secondo passo verso l’escalation». L’attacco è stato definito «un evidente e grave aumento della portata e della crudeltà di questa guerra, una cinica violazione della Carta delle Nazioni Unite da parte della Russia».
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