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Cosa sono le mine antiuomo e perché gli Usa le danno all’Ucraina per fermare la Russia

21 Novembre 2024 - 05:02 Alessandro D’Amato
mine antiuomo ucraina
mine antiuomo ucraina
La decisione di Biden serve a fermare l'avanzata russa nelle province russofone. Ma quelle made in Usa sono ordigni «non persistenti». L'intelligence: rischio di rappresaglie limitato. La Convenzione di Ottawa e la mancata firma di Washington e Mosca

L’Ucraina è pronta a ricevere dagli Stati Uniti anche le mine anti uomo. L’ok è arrivato dal capo del Pentagono Lloyd Austin e la decisione arriva dopo quella sui missili Atacms che secondo Donald Trump Jr farà rischiare la Terza Guerra Mondiale. La decisione di Joe Biden mira a fermare l’avanzata russa. E fonti russe dicono a Reuters che la scelta potrebbe rallentare la pace in 24 ore promessa da Kurt Volker, consigliere di Donald Trump. Mosca ha lanciato un’offensiva efficace con l’aiuto dei soldati della Nord Corea. Anche se Vladimir Putin, secondo alcune stime, sta perdendo tra i mille e i duemila soldati al giorno. Gli Atacms serviranno a colpire le basi da cui parte l’avanzata. Le mine a ostacolarla o a indirizzarla verso imbuti dove saranno possibili gli agguati. Si tratta di mine «non persistenti».

Le mine antiuomo «non persistenti»

Ovvero si autodistruggono con il tempo oppure subiscono lo scaricamento della batteria, che le rende inefficaci. Washington, così come Mosca, non ha firmato il Trattato di Ottawa del 1997. Intanto secondo alcune fonti con i missili britannici gli ucraini avrebbero colpito il comando sotterraneo nel Kursk dal quale i generali russi comandano le operazioni al fronte. Secondo l’intelligence il rischio di rappresaglie è limitato anche se la Russia ha cambiato la sua dottrina nucleare. Secondo Reuters Putin sarebbe pronto a firmare un accordo basato sul congelamento delle posizioni al fronte. Ma intanto i bombardamenti – e le minacce come quella circolata ieri – servono a raggiungere l’obiettivo di annettere completamente le quattro province ucraine rivendicate. Yehor Cherniev, parlamentare ucraino del partito di Zelensky, dice oggi a Repubblica che in cambio Kiev dovrebbe entrare nella Nato.

Cosa sono le mine antiuomo

Le mine sono prevalentemente di due tipi. Quelle antiuomo e quelle anticarro. Attualmente Mosca invia piccoli nuclei di soldati dietro le linee nemiche che creano problemi alle truppe di Kiev. Con le mine, è il ragionamento dell’esercito di Zelensky, gli incursori verrebbero fermati prima di entrare in azione. La Russia le ha usate all’inizio dell’Operazione Militare Speciale nel 2022. Riguardo il funzionamento, le mine a rimbalzo raggiungono un’altezza di circa un metro prima di sparare sfere d’acciaio in senso radiale. Anche le mine a paletto agiscono in senso radiale mentre le Claymore sono direzionali. Le mine esplosive sepolte sono quelle che causano i maggiori problemi di eredità e bonifica. E di solito sono responsabili di ferite e amputazioni degli arti. Nelle mine anticarro la carica esplosiva proietta un disco di rame che si deforma e diventa un proiettile ad alta velocità che colpisce la parte inferiore del veicolo.

Il 25% del territorio ucraino minato

Le mine Usa sono non persistenti perché funzionano con un circuito elettrico e vengono alimentate a batteria. Quindi quando si scaricano non funzionano più. Washington ha fornito a Kiev mine anticarro nei tempi passati. Mentre la Russia avrebbe minato il 25% del territorio ucraino. La convenzione, o Trattato sulla messa al bando delle mine antiuomo, è stata varata a Oslo il 18 settembre 1997. La Stampa ricorda oggi che prevede il divieto totale internazionale sulle mine antiuomo. In conformità con l’articolo 15, la Convenzione è rimasta aperta ad adesioni dei singoli Stati presso il Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York fino alla sua entrata in vigore il primo marzo 1999.

La Convenzione

Il 4 dicembre 2023 la risoluzione 78/45 intitolata “Attuazione della Convenzione sul divieto di impiego, stoccaggio, produzione e trasferimento delle mine antiuomo e sulla loro distruzione” è stata adottata dall’Assemblea generale Onu con 170 voti favorevoli, uno contrario e 16 astensioni. Secondo la Croce Rossa Internazionale (Icrc), dalla sua istituzione, la Convenzione ha portato a un arresto virtuale della produzione globale di mine antiuomo e a una drastica riduzione del loro utilizzo. Sono state distrutte più di 40 milioni di mine accumulate e sono stati forniti aiuti ai sopravvissuti e alle popolazioni che vivono nelle aree interessate. Il numero di vittime è diminuito drasticamente.

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