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Strage di Erba, i legali di Olindo e Rosa presentano il ricorso in Cassazione contro lo stop alla revisione

I legali contestano la mancata verifica in sede d'Appello di quelle che a detta della difesa sarebbero nuove prove in grado di scagionare la coppia condannata con l'ergastolo

Un nuovo capitolo giudiziario potrebbe aprirsi per la strage di Erba (Como) nella quale l’11 dicembre 2006 morirono quattro persone, tra cui un bambino di due anni. Gli avvocati difensori di Rosa Bazzi e Olindo Romano, la coppia ritenuta colpevole degli omicidi e condannata con l’ergastolo, hanno depositato ricorso in Cassazione oggi 21 novembre contro la sentenza della Corte d’Appello di Brescia dello scorso 10 luglio. In quell’occasione i magistrati avevano dichiarato inammissibile la richiesta di revisione della condanna. La documentazione presentata dai legali è lunga più di cento pagine ed è costituita da numerosi allegati. La difesa contesta la mancata verifica in sede d’Appello di quelle che a detta degli avvocati sarebbero nuove prove in grado di scagionare la coppia. A Brescia i giudici avevano ritenuto quelle prove non inedite e quindi non bastevoli a riaprire il processo. Ma per i legali la Corte avrebbe dovuto quantomeno aprire il dibattimento in aula. Nella strage di Erba morirono Raffaella Castagna, 30 anni, suo figlio Youssef Marzouk, 2 anni, la madre Paola Galli, 56, e la vicina di casa Valeria Cherubini, 55 anni. Il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, 73 anni, rimase ferito e morì in seguito. La sua testimonianza però fu cruciale per l’andamento del processo.

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