Gaetz non sarà il ministro della Giustizia di Trump: «Ho ritirato il mio nome». La decisione dopo le accuse di molestie sessuali
Matt Gaetz non sarà il Segretario alla Giustizia di Donald Trump. L’ex deputato della Florida ha annunciato che non farà parte della squadra del presidente eletto a inizio novembre dopo le accuse di molestie sessuali e uso di droghe illegali per cui era sotto indagine dal comitato etico della Camera. Nel 2023 il Dipartimento aveva, inoltre, indagato sul conto di Matt Gaetz per traffico sessuale, archiviando il tutto senza alcun capo di imputazione per «scarsa affidabilità dei testimoni». «Ho avuto incontri eccellenti con i senatori ieri, ho apprezzato il sostegno ricevuto da molti. È chiaro che la mia conferma stava diventando una distrazione per il lavoro della transizione di Trump e Vance. Non c’è tempo da perdere in una battaglia inutilmente prolungata a Washington ed è per questo che ritiro il mio nome dalla corsa a procuratore generale», le parole di Gaetz sui social, «sarò sempre onorato della nomina ricevuta».
November 21, 2024
Trump: «Lo apprezzo: non voleva essere una distrazione»
Sulla rinuncia di Gaetz è intervenuto il neo-eletto presidente Trump: «Apprezzo i recenti sforzi di Matt Gaetz nel cercare di essere confermato ministro della Giustizia. Stava facendo bene ma allo stesso tempo non voleva essere una distrazione per l’amministrazione, cosa che rispetto. Matt ha un grande futuro e non vedo l’ora di assistere alle grandi cose che farà», si legge sul profilo Truth del tycoon.
Foto copertina: ANSA/MICHAEL REYNOLDS | Matt Gaetz durante la Conservative Political Action Conference (CPAC) 2024